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Taiwan, Ministro degli Esteri, Joseph Wu: "Esercitazioni Cina dimostrano progetti di guerra"

Durante un'intervista rilasciata alla Cnn il ministro degli Esteri dell'isola si è espresso con toni decisi sull'accerchiamento della Cina nell'ultima settimana

12 Aprile 2023

Cina, terminate esercitazioni militari intorno a Taiwan: simulati attacchi con 11 navi e 70 caccia

Fonte: Wikipedia

Il ministro degli Esteri di Taiwan, Joseph Wu, sostiene che la Cina stia preparando una guerra contro l'isola. Questo è quando emerso dall'intervista in esclusiva rilasciata alla Cnn del ministro taiwanese commentando le esercitazioni cinesi condotte in questi giorni attorno all'isola. 

Le parole del ministro degli Esteri Joseph Wu

"I leader cinesi ci penseranno due volte prima di decidere di usare la forza contro Taiwan, ma Taiwan deve essere semplicemente preparata. La Cina non può prescrivere come noi facciamo le nostre amicizie. E la Cina non può dettare come i nostri amici vogliano aiutare Taiwan". Questo è quanto affermato dal ministro Wu durante l'intervista. Il riferimento è chiaramente alla visita della presidente Tsai Ing-wen negli Stati Uniti dove la leader si è occupata di stringere relazioni diplomatiche. 

Il monito del capo della diplomazia dell'isola è chiaro: prepararsi alla guerra. Gli abitanti della nazione dovranno essere pronti, secondo quanto emerso dall'intervista, a combattere entro il 2027. ''I leader cinesi ci penseranno due volte prima di decidere di usare la forza contro Taiwan. E non importa se è il 2025 o il 2027 o anche oltre, Taiwan deve semplicemente prepararsi", ha affermato Wu.

La preoccupazione di Taiwan trova giustificazione nel comportamento cinese tutt'altro che amichevole di questi giorni. Il governo cinese infatti ha risposto all'incontro della scorsa settimana a Los Angeles tra la leader di Taiwan e lo speaker della Camera Usa Kevin McCarthy con un vero e proprio accerchiamento dell'isola. 

Le parole del presidente francese Macron

In questi giorni sul punto si è pronunciato anche il presidente francese Emmanuel Macron prendendo le distanze dalla questione: "La domanda a cui gli europei devono rispondere è: è nel nostro interesse accelerare una crisi su Taiwan? No. La cosa peggiore sarebbe pensare che noi europei dobbiamo diventare seguaci di questo argomento e prendere spunto dall'agenda degli Stati Uniti e da una reazione eccessiva cinese".  

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