07 Aprile 2023
fonte: Wikipedia
La nave cinese Yuan Wang 5, attraccata nel porto sudafricano di Durban il 29 marzo, è accusata di spionaggio in favore di Pechino. Durante lo scalo potrebbe aver raccolto informazioni importanti per la sicurezza del paese e non solo. Le opposizioni accusano il governo di parteggiare per Cina e Russia nel conflitto ucraino. Per il momento, Pretoria ha smentito e ha cercato di non far esplodere il caso.
Il Sudafrica è agitato dal caso della presunta "nave spia" cinese. Si tratta della Yuan Wang 5, un'imbarcazione da 25mila tonnellate da tracciamento entrata in servizio il 29 settembre 2007. È un'unità progettata per monitorare i test missilistici, in grado di tracciare razzi e satelliti.
La nave è attraccata nel porto di Durban, in Sudafrica, il 29 marzo 2023. Ora ha ripreso il mare aperto, ma la questione può avere ripercussioni serie dal punto di vista internazionale perché mette in questione il posizionamento della politica estera di Pretoria.
Durban, infatti, è lo scalo principale del Sudafrica e dell’intera regione subsahariana: lo scalo avrebbe permesso alla nave di raccogliere informazioni strategiche sulla zona in favore di Pechino. Le opposizioni hanno cercato di sollevare il caso accusando il Governo di ambiguità sullo scacchiere internazionale.
Sia le autorità locali che nazionali hanno smentito, parlando di nave "di ricerca", in nessun modo pericolosa per la sicurezza del Paese o degli Alleati. Cyril Ramaphosa, Capo di Stato, ha rivendicato la sovranità di Pretoria e il desiderio di resistere da ingerenze Eu e, soprattutto, Usa.
Solo lo scorso febbraio il Sudafrica non ha esitato a svolgere esercitazioni militari sulle sue coste con imbarcazioni di Pechino e Mosca, oltre a ospitare uno degli svariati tour diplomatici del ministro degli Esteri russo Lavrov. La Cina si configura come fondamentale partner economico, quindi gli esponenti del governo stanno cercando di minimizzare, pur non spiegando perché si sia dato l'ok all'attracco di una nave simile.
"Non pensiamo oltre al nostro naso", ha rimproverato il portavoce per la difesa del partito centrista Democratic Alliance, Kobus Marais, alludendo ai rischi di impatto sul commercio internazionale del Sudafrica.
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