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Artem Uss, il russo arrestato in Italia ed evaso: "Sono in Russia, non mi fido della giustizia italiana"

Il magnate russo sarebbe riuscito ad evadere dai domiciliari il 22 marzo scorso. L'uomo stava per essere estradato negli Stati Uniti dove era accusato di traffico di tecnologie militari dagli Usa alla Russia

04 Aprile 2023

Milano, imprenditore russo Artem Uss arrestato per contrabbando di tecnologie militari: "Estradatemi in Russia, non negli Usa"

fonte: Twitter @EkaterinaVA8

Artem Uss è riapparso e si trova in Russia. Il magnate figlio del governatore di Krasnoyarsk in Siberia si trovava ai domiciliari in Italia. Più precisamente a Basiglio, comune situato nell'hinterland a sud di Milano, in attesa dell'estradizione negli Stati Uniti. "Sono in Russia. In questi giorni particolarmente drammatici, persone forti e affidabili sono state con me. Grazie a loro", ha dichiarato all'agenzia di stato Ria Novosti.

Artem Uss arrestato in Italia ed evaso: ora è in Russia

Artem Uss era stato catturato a Malpensa lo scorso 17 ottobre e costretto ai domiciliari dal 2 dicembre nel comune lombardo. Era accusato di contrabbando di petrolio dal Venezuela. Il russo intratteneva affari verso il proprio paese e la Cina. Era stato persino accusato di traffico di tecnologie militari dagli Stati Uniti alla Russia. Ed è proprio su questo punto che le indagini Usa si stavano concentrando maggiormente. Il nodo riguarda il collegamento che ha permesso alla Russia di utilizzare armi tecnologicamente molto avanzate nella guerra in Ucraina. 

Il criminale, che rischiava 30 anni di carcere negli Usa, sarebbe riuscito a scappare dai domiciliari nonostante il braccialetto elettronico probabilmente con l'aiuto dei servizi segreti russi. 

Le dinamiche della fuga non sono ancora totalmente chiare agli agenti italiani. Il criminale sarebbe  fuggito alle 14.07 del 22 marzo. A prenderlo sarebbero arrivate quattro auto delle quali solo una ripresa dalle telecamere, probabilmente si trattava di una semplice esca. Uss avrebbe oltrepassato il confine via terra e solo successivamente sarebbe rientrato in patria. Ma le dinamiche sono ancora tutte da accertare. Rimangono quindi ancora tanti interrogativi sulla fuga del russo dall'Italia.

Il russo non avrebbe risparmiato nemmeno un commento sul sistema giudiziario italiano: "Il tribunale italiano, sulla cui imparzialità inizialmente contavo, ha dimostrato la sua chiara partigianeria politica e di essere pronto a piegarsi alle pressioni delle autorità statunitensi". 

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