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Sannino, ministro Esteri Ue: "Piano di pace Cina? Non si può chiamare così. Appoggiamo quello di Zelensky: più armi"

Stefano Sannino commenta la guerra in Ucraina dal punto di vista dell'Unione Europea. Come Biden, boccia il piano di pace cinese. Sì invece ad altre armi

26 Febbraio 2023

Sannino, ministro Esteri Ue: "Piano di pace Cina? Non si può chiamare così. Appoggiamo quello di Zelensky: più armi"

Fonte: Imagoeconomica

Stefano Sannino, il segretario generale del Servizio europeo per l’azione esterna, commenta la posizione dell'Unione Europea nel conflitto russo-ucraino dopo un anno dallo scoppio. Plaude le scelte dell'Europa finora, che ha dimostrato di riconoscere la propria "responsabilità" e chiede più armi per Zelensky.

Sannino: "La sicurezza del continente europeo passa da Nato"

Stefano Sannino è il corrispettivo di un ministro degli Esteri per l'UE, un'unione di 27 Stati. Dopo un anno dallo scoppio della guerra in Ucraina, commenta le scelte di Bruxelles finora e quelle che verranno prese nel prossimo futuro. Queste dichiarazioni sono rese a Francesca Basso, corrispondente per il Corriere della Sera. 

L'appoggio economico e militare all'Ucraina è stato un momento storico per l'Unione perché per la prima volta dalla sua nascita si sono impegnati a fianco di un Paese non membro. Secondo Sannino "l’Ue ha dimostrato forza, ha reagito in modo determinato assumendosi le proprie responsabilità di fronte alla guerra scatenata dalla Russia in Ucraina, dimostrando il pieno sostegno a Kiev". 

Per lui è una svolta positiva perché si è riusciti a superare "le complessità" dovute sia alle "diverse sensibilità sia all’impatto economico". Questo non è scontato per un organismo sovranazionale che deve accordare interessi diversi e non ha una politica estera comune, con un singolo interlocutore.

Quando gli viene chiesto se l'Ue abbia un ruolo subalterno rispetto alla NATO e agli Usa risponde: "Sarebbe un gravissimo errore pensare che la sicurezza del continente europeo non passi attraverso la Nato o un’alleanza forte con gli Usa.  L’Ue non è stata concepita e strutturata come un’alleanza militare ma può offrire, e lo sta facendo, un contributo essenziale alla sicurezza nel mondo."

Sannino: "Nessun piano di pace cinese"

Il segretario si esprime anche sulle prossime mosse dell'Ue. Innanzitutto segue Joe Biden nel respingere il piano di pace della Cina: "Non so se possiamo parlare di un piano di pace. È piuttosto un documento che riflette una serie di posizioni peraltro già conosciute". 

"Abbiamo sempre dato pieno appoggio politico al piano di pace di Zelensky", aggiunge. Commentando i risultati della votazione Onu del 23 febbraio per condannare la Russia, dice: "C'è la necessità di trovare una formulazione ampia da sottoporre al voto che non si limitasse al conflitto, ma che avesse una dimensione capace di esprimere la preoccupazione per azioni unilaterali che violino l’integrità territoriale di un Paese". 

L'aiuto all'Ucraina continua con il decimo pacchetto di sanzioni, la lotta alla disinformazione, ai cyber-attacchi, la diversificazione energetica e la riduzione delle dipendenze critiche. Soprattutto, l'Ue è pronta a rifornire Kiev con altre armi: "Strategia che si articola in tre direzioni. Primo, dare a Kiev subito le munizioni di cui ha bisogno ricorrendo agli stock degli Stati. Secondo, accelerare la produzione di munizioni aggregando la domanda per rifornire gli stock. Terzo, rafforzare la capacità di produzione dell’industria militare europea".

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