18 Febbraio 2023
Fonte Facebook: Mino Maisto
Una riunione svoltasi a margine della conferenza di Monaco sulla sicurezza nella quella i Paesi del G7 tramite i loro esponenti ed un documento finale ribadiscono il sostegno a Kiev. Nella dichiarazione finale si legge che gli ormai alleati di Kiev continueranno a “sostenere l’Ucraina nell’esercizio del suo diritto di difendersi dall’invasione della Russia".
La riunione dei Paesi del G7 ha visto come esponenti i ministri degli Esteri assieme a quello ucraino Dmytro Kuleba. Nella nota oltre al sostegno a Kiev, espresso anche ieri nella giornata d'apertura in cui è intervenuto Zelensky in videocollegamento con il presidente tedesco Olaf Scholz e quello francese Emmanuel Macron, si legge come la Russia debba allontanarsi da Zaporizhzhia. "La retorica nucleare irresponsabile della Russia è inaccettabile e qualsiasi uso di armi chimiche, biologiche o nucleari o di materiali correlati avrebbe gravi conseguenze". La centrale ha rappresentato uno dei luoghi simbolo di scontro durante la guerra, dove si sono susseguiti attacchi ad opera russa ed ucraina.
"I Paesi del G7 confermano “il loro pieno sostegno agli sforzi dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) volti ad affrontare le preoccupazioni in materia di sicurezza nucleare in Ucraina". Passaggio dedicato anche alle esportazioni di cibo dove viene sottolineata la necessità di "proseguire ed espandere" l'iniziativa sui "corridoi del grano". Qui le autorità russe devono aumentare "il ritmo delle ispezioni e delle operazioni per soddisfare la domanda globale".
I Paesi del G7, inoltre, garantiscono che non ci sarà alcuna impunità per i crimini di guerra commessi in Ucraina. "Non ci deve essere impunità per i crimini di guerra e altre atrocità, compresi gli attacchi alle popolazioni civili e alle infrastrutture, nonché le operazioni di filtrazione e le deportazioni forzate di civili ucraini in Russia", si legge nel documento. E poi: i responsabili dovranno rispondere delle azioni commesse, "compresi il presidente Putin e la leadership russa, in linea con il diritto internazionale".
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