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Qatargate, Panzeri collaborerà coi giudici in cambio dello sconto di pena: condannato a un anno

L'ex eurodeputato avrebbe confessato alla giustizia belga di aver versato una somma tra i 120mila e i 140mila euro al collega Marc Tarabella

17 Gennaio 2023

Antonio Panzeri e la corruzione del Qatar: "Vacanze da 100mila euro per la famiglia. Interventi anche per il Marocco

fonte: imagoeconomica

Pier Antonio Panzeri si pente e parla agli inquirenti. In cambio, patteggia una pena più lieve: chiede non oltre ad un anno di detenzione, in parte con l'uso di braccialetto elettronico. Lo comunica la procura federale belga, al termine dell'udienza davanti alla Camera di consiglio. L'ex eurodeputato socialista, accusato di presunti atti di organizzazione criminale, corruzione e riciclaggio di denaro, per influenzare le decisioni Ue su Qatar e Marocco.

Qatargate, Panzeri si pente e collabora con i giudici

Panzeri dovrà ricomparire a febbraio davanti alla giustizia belga per un riesame della sua custodia cautelare. Inoltre, pentendosi ha firmato un accordo con la procura federale belga che prevede "la reclusione, una multa e la confisca di tutti i beni finora acquisiti, stimata attualmente in un milione di euro". Secondo quanto riportano diversi media, l'ex eurodeputato avrebbe confessato alla giustizia belga di aver versato a rate una somma tra i 120mila e i 140mila euro al collega socialista Marc Tarabella.

La procura federale riferisce in una nota che "per motivi personali" Panzeri, in carcere dal 9 dicembre, "ha deciso di ritirare il ricorso" per ottenere la scarcerazione. I due mesi di detenzione decisi dalla Camera di Consiglio, devono essere conteggiati a partire dal 14 dicembre scorso, quando i giudici belgi si sono espressi per la prima volta sulla custodia cautelare poiché Panzeri ha rinunciato all'appello.

Panzeri, condannato a un anno di reclusione  

L'ex eurodeputato socialista, che gli inquirenti belgi ritengono figura chiave nell'inchiesta Qatargate, ha dunque stretto un patto di collaborazione con gli inquirenti. "Un vero e proprio memorandum con il procuratore federale nel quadro delle norme sui pentimenti". In particolare Panzeri si è impegnato a "informare l'inchiesta sulle procedure finanziarie seguite, sugli accordi con gli Stati terzi, sui beneficiari delle operazioni, sul coinvolgimento e sull'identità delle persone che ammette di aver corrotto". 

L'ammissione fatta da Panzeri sarebbe stata messa a verbale già lo scorso 10 dicembre. Panzeri avrebbe anche invitato a verificare la posizione dell'europarlamentare Andrea Cozzolino, senza però indicare versamenti di denaro.

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