09 Gennaio 2023
In Iran le condanne per le proteste continuano: il calciatore Amir Reza Nasr Azadani viene giudicato colpevole di aver ucciso 3 basij e gli vengono comminati 26 anni di carcere.
In Iran proseguono le condanne per coloro che manifestano. Oggi è arrivato il giudizio sul calciatore ventiseienne Amir Reza Nasr Azadani: scampa la pena di morte ma viene sentenziato a 26 anni di carcere. L'atleta era stato arrestato lo scorso novembre a seguito delle proteste cui aveva preso parte nella città di Isfahan.
Gli è stato imputato di aver ucciso tre uomini delle milizie volontarie durante le proteste. Ad oggi, i giustiziati in Iran con la pena capitale sono 4 con l'accusa di "moharebeh" che punisce le offese all'Islam o allo Stato. Anche Mohammad Mahdi Karami e Seyyed Mohammad Hosseini, gli ultimi due giovani impiccati, erano stati trovati colpevoli di ucciso un Basij, cioè un miliziano volontario delle Guardie della Rivoluzione.
In totale i processati che potrebbero ottenere la pena di morte sono 11 e sono 400 i manifestanti sotto accusa. L'agenzia Mizan afferma: "160 persone sono state condannate a pene detentive tra i 5 e i 10 anni, 80 persone sono state condannate a pene detentive tra i 2 e i 5 anni e 160 persone sono state condannate a pene detentive fino a 2 anni". Pene pecuniarie sono invece state decise per 70 manifestanti.
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