01 Gennaio 2023
Fonte: Imagoeconomica
L'inchiesta denominata Qatargate si allarga e l'Europarlamento prepara la richiesta di revocare l'immunità agli eurodeputati. Lunedì 2 gennaio 2022 scatterà la "Fase 2", con nuove indagini, nuovi indagati, e con il Parlamento europeo che sarà chiamato in causa direttamente. Dovrà infatti esprimersi formalmente sul "caso" che ormai da tre settimane ha scosso uomini e uffici di Bruxelles e di Strasburgo. In queste ore è partita una comunicazione ufficiosa da parte dei magistrati belgi all'ufficio di presidenza dell'EuroCamera.
La procura di Bruxelles sta formalizzando la richiesta di revocare l'immunità agli eurodeputati. Essa riguarderebbe al momento due esponenti del Parlamento: l'italiano Andrea Cozzolino e il belga Marc Tarabella. Mentre è ora tenuta sospesa la posizione di un'altra belga di origine italiana, Maria Arena.
Questo passaggio determinerebbe l'espansione dello scandalo. La revoca dell'immunità servirà infatti per fare fronte a nuove indagini. Senza la revoca o la sospensione dell'immunità, gli europarlamentari potranno essere raggiunti dai provvedimenti giudiziari solo in caso di flagranza di reato, esattamente come è accaduto per la greca Eva Kaili.
Quando la richiesta dei magistrati sarà stata depositata, Roberta Metsola, presidente del Parlamento, annuncerà la questione in Aula e poi deferirà preliminarmente l'esame della domanda alla commissione giuridica (Juri). Questa dovrà adottare una raccomandazione all'Assemblea in cui chiede la bocciatura o l'approvazione della richiesta. Il Parlamento poi voterà alla prima occasione utile, sulla raccomandazione e la decisione sarà approvata a maggioranza semplice.
In questa fase, Roberta Metsola ha intenzione di prestare la massima collaborazione ai magistrati. Se la raccomandazione venisse elaborata in modo rapido, sarà la sessione plenaria che si riunisce a Strasburgo dal 16 gennaio a esprimere il parere finale. In ogni caso, considerata l'attenzione e lo scandalo provocato dal Qatargate, rimane difficile pensare che sarà negata l'autorizzazione a procedere. In questo modo la "Fase 2" prenderà il via a metà gennaio.
Nell'informativa, che i servizi belgi fanno al giudice istruttore di Bruxelles, Michel Claise, c'è un passaggio che spiega esattamente cosa sarà questa "Fase 2". Infatti, secondo quanto scrive l'intelligence belga, "in cambio di soldi" almeno un deputato italiano, Andrea Cozzolino, "sarebbe intervenuto all'interno del Parlamento europeo per promuovere gli interessi del Marocco".
"Nel 2019-2020-2021 avrebbero ricevuto parecchi centinaia di migliaia di euro dal Dged", il servizio segreto marocchino, si legge nelle carte. Per il momento però di questi solidi non si vede nemmeno l'ombra. Cozzolino non è indagato e ha chiesto di essere ascoltato dai magistrati belgi, rivendicando la sua estraneità ai fatti.
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