Qatargate, trovati 1,5 milioni in contanti a casa di Kaili e Panzeri. Francesco Giorgi parla per ore con i giudici

È più di 1,5 milioni in contanti il bottino di Eva Kaili e Antonio Panzeri in merito allo scandalo Qatargate a cui è risalita la polizia belga. Il giornale belga Le Soir è riuscito ad avere la foto e pubblicarla in anteprima, e vengono mostrati i biglietti di banconote che l'ex eurodeputato italiano e l'ormai ex vice presidente del Parlamento Europeo tenevano in casa. Sono per la maggior parte in tagli da 50 e 20, in minor quantità da 100 e 200. E intanto l'inchiesta potrebbe allargarsi ancora visto che il compagno di Eva Kaili, Francesco Giorgi ha parlato per ore con i giudici.

Qatargate, più di 1,5 milioni in contanti in casa Kaili e Panzeri. Giorgi parla coi giudici

Le perquisizioni degli scorsi giorni nell'ambito dell'inchiesta sul Qatargate hanno portato al sequestro per beni di oltre 1,5 milioni in contanti. E non è finita qui visto che nelle prossime ore potrebbero uscire ulteriori retroscena dall'interrogatorio di Francesco Giorgi, 35enne compagno di Eva Kaili, che proprio oggi è stata destituita dal suo ruolo dall'Assemblea comunitaria. A Kaili e Panzeri, che non sono i soli però ad essere indagati, si contesta il favoreggiamento al Qatar riguardo i mondiali ospitati da questi ultimi, in cambio di sostanziosi "regali" a cui è riuscita a risalire la polizia belga. Mentre nelle ultime ore ulteriori perquisizioni sono state condotte nel Parlamento Ue.

Nella casa di Eva Kaili sono state trovate banconote in "lussuose borse da viaggio", secondo fonti giudiziarie. Anche il padre di quest'ultima, Alezandros Kailis, è stato fermato venerdì nel suo albergo con una valigia piena di 600mila euro in contanti. Uno smacco dato che un deputato europeo può essere arrestato solo se colto in flagranza di reato. In casa di Panzeri, che ne ha approfittato per condurre una vita lussuosa con vacanze di circa 100mila euro, sono stati trovati 600mila euro in contanti. Arrestate anche moglie e figlie, che avrebbero saputo tutto.

Quest'ultimo, secondo gli inquirenti era la mente che organizzava tutto. Intanto Francesco Giorgi ha parlato per ore con i giudici in un quadro che potrebbe allargarsi ancora e coinvolgere ulteriori soggetti.