17 Novembre 2022
La Camera è ufficialmente stata conquistata dai Repubblicani mentre il Senato vede i dem avanti di un solo seggio: troppo poco per avere ampi margini di manovra. Ciò ha costretto comunque Biden a bussare alla porta dei repubblicani e chiedere collaborazione. Se infatti la maggioranza fosse più agguerrita e sempre presente rispetto ai senatori democratici, non potrebbero comunque passare le proposte legislative democratiche. Non è escluso nemmeno che il cambio di rotta da parte di Biden nei confronti dell'Ucraina sia stato motivato da una chiara influenza repubblicana anche sul tema della guerra.
I Repubblicani non approvano ad esempio questa sempre crescente elargizione di fondi a Kiev. Solo ieri Joe Biden ha approvato l'erogazione di altri 37,7 miliardi di dollari in armi. E lo stesso Capo di Stato maggiore Milley, che stava conducendo le trattative segrete con Mosca, ha dichiarato che Kiev ha comunque basse probabilità di vincere. Una specie di resa che contrasta con la volontà di Zelensky che invece vorrebbe protrarre la guerra per anni fino alla completa conquista di tutto il territorio ucraino, Crimea compresa.
Nel messaggio di congratulazioni da parte di Biden, viene citato il rappresentante e speaker McCarthy indicandolo come leader. Chiaro il distacco istituzionale che Biden vuole porre con Trump che è stato ieri ufficialmente rieletto come rappresentante del partito repubblicano e che correrà in testa ai repubblicani per le presidenziali del 2024: "Mi congratulo con il leader McCarthy per la maggioranza alla Camera e sono pronto a lavorare con i repubblicani per ottenere risultati per le famiglie che lavorano", ha dichiarato pochi istanti dopo l'annuncio. "Lavorerò con chiunque, repubblicano o democratico, sia disposto a collaborare per ottenere risultati" per il popolo americano, ha aggiunto Biden.
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