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Bielorussa, Lukashenko si prepara alla guerra: "Truppe russe sul confine ucraino". Esercito a 100km da Kiev

Il presidente bielorusso afferma di temere attacchi ucraini e persino un attacco nucleare NATO, accusa Kiev di provocazioni sul confine e annuncia la creazione di una forza congiunto con Mosca. Ma si vocifera che Lukashenko si stia prepara

10 Ottobre 2022

Lukashenko, "Schiereremo truppe russe sul confine, Kiev vuole attaccarci"

Alexander Lukashenko (fonte Wikipedia)

Alexander Lukashenko, presidente della Bielorussia, afferma che un corpo d'armata con truppe bielorusse e russe sarà schierato sul confine ucraino. Il presidente è infatti convinto, per quanto strano possa sembrare, che Kiev abbia tutte le intenzioni di attaccare il territorio russo: annuncia inoltre le preoccupazioni verso un attacco NATO, persino con armi nucleari. Misure difensive o prodromo all'ingresso ufficiale della Bielorussia nella guerra, come suggerito da fonti ucraine?

Lukashenko: "Se toccate un metro della nostra terra il ponte della Crimea sembrerà una passeggiata"

Il premier bielorusso ha affermato, senza portare particolari prove, del fatto che l'Ucraina abbia già da tempo progettato e persino pianificato attacchi contro il territorio bielorusso, desideroso di portarla in guerra. Ha tuttavia specificato che "la Bielorussia si sta preparando a questa eventualità da anni", e di aver già discusso con Vladimir Putin sulla situazione, in un recente summit a San Pietroburgo. La forza congiunta dovrebbe ammontare a "più di mille uomini": sono stati indicati 6 battaglioni tattici (che ammontano circa mille uomini ciascuno) e qualche forza di paracadutisti, ma non è chiaro se tali unità siano intere.

Lukashenko ha inoltre dichiarato che è al corrente, attraverso i servizi segreti, di un piano ucraino per un altro sabotaggio spettacolare, un "Crimean Bridge 2", che potrebbe interessare proprio il territorio bielorusso. Risponde con un avvertimento durissimo: "Dite al presidente ucraino e agli altri pazzoidi che se un solo metro del nostro territorio sarà toccato, il ponte di Crimea sembrerà una passeggiata". 

Non è chiarissimo perché l'Ucraina dovrebbe aprire un fronte con la Bielorussia, nel momento in cui tutte le sue forze sono duramente impegnate su un fronte di oltre mille chilometri contro l'esercito russo. Secondo alcune fonti, come il sito ucraino Ukrinform, Lukashenko starebbe in realtà mettendo le basi per un ingresso del suo paese in guerra. Lukashenko aveva cercato in ogni modo di evitare il coinvolgimento diretto, cosciente sia dello scarso grado di preparazione del proprio esercito che del rischio di sommosse interne; le difficoltà dell'esercito russo in Ucraina avrebbero tuttavia condotto Putin a esercitare ulteriori pressioni su Lukashenko, in modo da aprire un ulteriore fronte per l'Ucraina. Lukashenko probabilmente eviterà questa opzione, cosciente del fatto che l'esercito polacco è già minacciosamente schierato sui suoi confini.

Il fiume Dnipro è un corso d'acqua largo circa quanto il Mississipi, che dalla Bielorussia fluisce verso Kiev: potrebbe essere d'appoggio per operazioni anfibie?

La Bielorussia, dunque, come base militare per una nuova operazione su Kiev: via terra, via aerea e forse anche fluviale, sul fiume Dnipro. Non tanto per prendere la città, resistita al devastante assedio di marzo, quanto come diversione, per assorbire divisioni ucraine dal fronte del Donabass. Che sia questo il jolly che Putin vuole giocare per vincere la guerra?

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