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Ucraina, l'analisi di Zaluzhnyi su come vincere la guerra: "Colpire i russi nel loro territorio; resisteremo anche in caso di attacco nucleare"

Il comandante in carica delle forze di Kiev ha pubblicato una dettagliata analisi su come, secondo lui, è possibile vincere la guerra: innanzitutto, colpire i russi in casa, togliendoli così "il senso di impunità"; poi, riprendere la Crimea. Nessuna preoccupazione, a quanto pare, per il rischio di escalation nucleare.

08 Settembre 2022

Ucraina, l'analisi del generale Zaluzhnyi su come vincere la guerra: "Bisogna colpire i russi nel loro territorio; resisteremo anche in caso di attacco nucleare"

Dettagliata analisi di Valery Zaluzhnyi, comandante supremo delle forze ucraine, sull'andamento nel conflitto nel 2023 pubblicata dalla piattaforma ucraina Ukrinform. Com'è evidente, il generale di Kiev ritiene che il conflitto durerà a lungo; insiste sulla necessità di riprendere la Crimea, "perno dell'offensiva russa", e di "colpire i russi in casa", in modo che perdano quel "senso di impunità" che li rende ancora più accaniti. In modo sconvolgente, Zaluzhnyi non esclude la possibilità di una "guerra nucleare limitata", ossia che la Russia reagisca a eventuali successi ucraini o attacchi di Kiev sul suo territorio con una bomba nucleare tattica. Ipotesi di fronte alla quale Zaluzhnyi non trema: "resisteremo a oltranza".

Zaluzhnyi: "Non si può escludere l'ipotesi di una guerra nucleare"

Una analisi, dunque, ma anche una lettera aperta agli alleati sulle necessità del conflitto: potremmo considerarla una richiesta di armi a lungo raggio, con cui colpire la Russia nel suo territorio, sia in Crimea che in madrepatria. Richiesta fino ad ora rifiutata: gli USA, pur rifornendo l'esercito ucraino di armi in grado di colpire in profondità, non hanno mai concesso razzi in grado di colpire oltre gli 80km. La ragione sta proprio nel rischio di una escalation: le autorità americano non desiderano che obiettivi russi vengono colpiti nel territorio di Mosca con le loro armi. Invece, secondo Zaluzhnyi, è giunto ormai il momento di abbandonare questa ristrettezza: bisogna colpire i russi in Crimea, vero "centro gravitazionale" dell'invasione, essendo la penisola una sorta di pistola continuamente puntata contro i territori di Kiev. Specialmente il sud, zona ricca e industriale e che gode di un vantaggioso sbocco sul mare. 

Ma secondo il generale ucraino, bisogna colpire anche i russi in casa: in questo modo, saranno tangibili le conseguenze della guerra, e smetteranno di agire con il "senso di impunità" che li ha caratterizzati. Zaluzhnyi sembra essere perfettamente cosciente che le conseguenze potrebbe essere catastrofiche: nello specifico, che i russi, come ritorsione, impieghino atomiche tattiche (dunque, con un raggio di esplosione minore) contro le posizioni ucraine. Secondo Zaluzhnyi, questo deve essere impedito dalla cooperazione internazionale: tutti i paesi del mondo devono fare capire alla Russia che, se utilizzerà armi nucleari, le conseguenze saranno catastrofiche.

Sostanzialmente, Zaluzhnyi sta chiedendo agli alleati di difendere l'Ucraina da una aggressione nucleare, se necessario, intervenendo con le proprie atomiche. Una richiesta estremamente impegnativa: ma del resto il militare ucraino ha già messo in chiaro che la sua nazione è pronta a tutto, anche a combattere subendo attacchi nucleari. Qualcuno potrebbe accusare Zaluzhnyi di essere un incosciente pronto a giocare una partita pericolosissima, ma in fondo, essendo l'Ucraina priva di atomiche, questa è forse l'unica opzione che hanno per giocare la partita. Spetterà agli alleati occidentali stabilire se il gioco vale la candela.

Infine, Zaluzhnyi insiste sull'importanza di appianare il divario di mezzi con la federazione sviluppando industrie e infrastrutture in collaborazione con quelle occidentali, che siano in grado di rendere, col tempo, Kiev autosufficiente dal punto di vista delle forniture belliche, anche avanzate. Anche qui, chiaramente, i soldi sarebbero quelli degli occidentali: l'economia ucraina è devastata dalla guerra, e difficilmente potrebbe rimettersi in piedi senza copiosi investimenti dei partner strategici.

Insomma, Zaluzhnyi vuole fare a capire all'Occidente che la guerra può essere vinta, ma solo dando carta bianca alle truppe di Kiev su dove colpire e come, assicurando una protezione nucleare totale all'Ucraina e infine investendo ingentissime somme di denaro nella ricostruzione di una struttura industriale. Richieste onerose. Vedremo se, con il freddo e l'acuirsi della crisi del gas, gli alleati europei saranno disposti a prendersene il carico: d'altronde, l'inverno sta arrivando.

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