24 Aprile 2022
Onu (fonte: Twitter @TgLa7)
L'Onu ha chiesto una tregua "immediata" a Mariupol, per consentire l'evacuazione dei circa 100.000 civili ancora bloccati nella città portuale ucraina, controllata quasi interamente dall'esercito russo. Lo ha dichiarato Amin Awad, coordinatore delle Nazioni Unite in Ucraina. "Ora ci deve essere una pausa nei combattimenti per salvare vite umane. Più a lungo aspettiamo, più vite saranno a rischio. Devono poter evacuare ora, oggi. Domani sarà troppo tardi", ha detto Awad.
Guerra Ucraina, "stop immediato" ai combattimenti a Mariupol per consentire "ora, oggi l'evacuazione dei civili intrappolati nella città sul Mar d'Azov". A sollecitarla il coordinatore dell'Onu per la crisi in Ucraina, Amin Awad. "Le vite di decine di migliaia di persone, fra cui donne, bambini e anziani, sono a rischio a Mariupol. Abbiamo bisogno di una pausa nei combattimenti in questo momento per salvare vite. Più aspettiamo, più vite sono a rischio. Devono poter lasciare la città ora, oggi. Domani potrebbe essere troppo tardi", ha denunciato Awad, in una dichiarazione.
"Pasqua ortodossa. Ma finora le forze russe stanno continuando ad attaccare Azovstal a Mariupol, il posto in cui si trovano i nostri civili e militari è bombardato pesantemente con bombe e artiglieria". Lo denuncia in un tweet Mikhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Zelensky, sostenendo che i russi "accumulano forze ed equipaggiamento per l'assalto". "Chi aveva dato ordine di 'non assaltare'?", chiede Podolyak in riferimento a quanto emerso due giorni fa sulle indicazioni di Vladimir Putin di non dare l'assalto finale all'acciaieria.
Oggi il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, e il capo del Pentagono, Lloyd Austin, accompagnati da una delegazione dell'amministrazione Biden, arriveranno a Kiev. "Non dovrebbero venire qui a mani vuote. Ci aspettiamo cose specifiche e armi specifiche", ha detto il presidente ucraino Zelensky, "è lo stesso che ho detto ai leader di altri paesi, ricordiamo a tutti i leader che qua c'è una guerra vera". "Venite da noi, saremo felici di vedervi, ma per favore, portateci l'assistenza di cui abbiamo discusso, che avete l'opportunità di fornire".
Poi, il consigliere di Zelensky ha esortato i russi a "pensare a quel che resta della loro reputazione. Per questo sono necessari tre passi: annunciare una vera tregua per Pasqua a Mariupol, corridoio umanitari immediati per i civili, concordare 'un round speciale di negoziati' in modo che possiamo recuperare e scambiare i nostri militari".
Intanto è in corso un nuovo tentativo di portare in salvo donne, bambini e anziani dalla città distrutta di Mariupol attraverso un corridoio umanitario. Il vice primo ministro ucraino Iryna Vereschuk, come rende noto la Bbc, ha affermato che la missione è stata pianificata a partire dalle 12 di oggi e che gli evacuati dovrebbero essere portati in direzione di Zaporizhia. Falliti, infatti, i precedenti sforzi in questo senso, ultima volta ieri, con entrambe le parti che si sono reciprocamente accusare di aver infranto gli accordi.
Attraverso il suo canale Telegram, Vereschuk ha esortato i civili a essere "attenti e vigili", perché i russi potrebbero tracciare un secondo corridoio parallelo sul territorio russo.
Il presidente turco Tayyip Erdogan ha parlato al telefono con il leader ucraino, Vladimir Zelensky, della situazione in Ucraina e del processo negoziale tra Mosca e Kiev. Lo ha reso noto l'ufficio del presidente turco. Erdogan, che ha sottolineato la necessità di evacuare i feriti e i civili da Mariupol, ha inoltre assicurato che il governo di Ankara è pronto a fornire tutto il supporto necessario al processo negoziale ed è pronta ad agire come uno dei garanti della sicurezza dell'Ucraina. Lo riferiscono i media turchi.
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