14 Aprile 2022
Boris Johnson ha affermato che gli immigrati che arrivano "illegalmente" in Gran Bretagna saranno trasferiti in Ruanda. È questa la scelta del governo inglese annunciata durante un discorso tenuto sulla costa inglese del Kent, per spiegare nei dettagli il nuovo piano del governo finalizzato a una drastica stretta all'immigrazione. Il piano prevede che "alcuni dei richiedenti asilo" siano trasferiti in Ruanda per la gestione dell'iter burocratico relativo alle loro richieste. Il premier ha varato per il pugno duro a fronte dei sbarchi record sull'isola: oltre 600 persone sono arrivate solo ieri mercoledì 13 aprile dopo aver attraversato su barchini e gommoni il Canale della Manica, portando il totale a oltre 5.000 quest'anno. Previsto anche il totale pattugliamento del canale per frenare l'impennata di sbarchi di immigrati illegali.
Johnson a seguito della decisioni ha parlato di un "un approccio innovativo, spinto dal nostro impulso umanitario e reso possibile dalle libertà concesse dalla Brexit, che fornirà vie legali e sicure per l'asilo". Il premier ha parlato di una partnership su migrazione e sviluppo economica che prevede che "chiunque sia arrivato nel Regno Unito dal primo gennaio ora potrà essere trasferito in Ruanda".
L'accordo con il Ruanda non "ha limiti" di numeri ed il Paese africano, ha detto ancora Johnson, "ha la capacità di ospitare decine di migliaia di persone negli anni a venire". "Noi siamo convinti che il nostro piano rispetti a pieno i nostri obblighi internazionali ma nonostante questo ci aspettiamo dei ricorsi legali".
Una decisione che arriva a seguito dei tanti, troppi sbarchi. Boris Johnson recentemente è stato addirittura attaccato per non aver accolto abbastanza ucraini sfollati dalla guerra, ma il quadro ora è più chiaro. Il Regno Unito da ora sarà in grado di perseguire i migranti che arrivano "illegalmente" nel Paese, mentre per gli scafisti che pilotano i barchini o i gommoni attraverso la Manica è previsto il carcere a vita.
"Allo stesso tempo, stiamo espandendo le nostre strutture di detenzione per immigrati", ha aggiunto Johnson, al fine di accelerare il processo di espulsione di quanti non hanno diritto a rimanere nel Paese. Johnson ricorda che questo piano "nel tempo fungerà da grande deterrente" per chi vuole tentare il passaggio della Manica. Braccia aperte che chi "fugge da Assad o da Putin", ammette Johnson che con Zelensky conserva una partnership importante. Ma, a patto che avvenga in modo legale e ufficiale, non tramite i trafficanti di essere umani.
Johnson ha puntato il dito proprio contro questi ultimi. "La nostra compassione può essere infinita, ma la nostra capacità di aiutare le persone non lo è".
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