03 Febbraio 2022
Fonte: Unsplash
Momenti di alta tensione in Marocco dove Ryan, un bimbo di 5 anni, è caduto in un pozzo molto profondo in un'area rurale vicino alla città di Chefchauen. Il piccolo è ancora vivo e sono in corso le operazioni di salvataggio. Operazioni che però, fino a questo momento, non hanno dato l'esito desiderato. Il terreno è roccioso, il pozzo si trova in una zona montuosa del Rif, a nord del Paese, e salvarlo non è semplice come sembra. La sua storia ricorda un po' quella di Alfredino Rampi. Era il 10 giugno 1981, quando il bambino italiano cadde in un pozzo artesiano vicino a Fiumicino.
Il piccolo Ryan si era allontanato da casa per andare giocare nei campi. La sera stessa però la madre, non avendolo visto rientrare, aveva dato l'allarme. Il bimbo sembrava essere sparito nel nulla, finche degli operai in un'area rurale nei pressi della città marocchina, hanno notato la presenza di qualcuno in un pozzo profondo 60 metri. Gli addetti ai lavori hanno allora dato l'allarme ed erano presto arrivati i soccorsi. Sin da subito però le operazioni di salvataggio si erano mostrate difficili.
L'incidente è accaduto martedì 1 febbraio 2022 nel tardo pomeriggio. I soccorritori hanno calato un telefono con videocamera e sono riusciti a vedere il piccolo, seduto sul fondo. Gli hanno poi passato ossigeno, cibo e acqua e gli parlano ancora ora per tenerlo vigile e sveglio. Al momento Ryan è vivo e in molti sperano nel lieto fine. La triste vicenda riporta gli italiani con la mente a quella di Alfredo Rampi, il bimbo che nel 1981 cadde in un pozzo ma purtroppo i soccorsi, seppur presenti, non riuscirono a portarlo in salvo.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia