23 Agosto 2021
Fonte: lapresse.it
"La situazione in Afghanistan oggi è grave e ciò rende ineludibile un raccordo ancor più stretto con i nostri alleati per definire una strategia comune a favore del popolo afghano e delle conquiste maturate finora". Sono queste le parole del ministro degli Esteri Luigi Di Maio al Meeting di Rimini 2021. Il pentastellato poi fa sapere: "Abbiamo evacuato finora circa 1.600 civili afghani, nostri ex collaboratori e loro familiari. Il piano però è di trasferirne in tutto in Italia circa 2.500".
"L'Italia - fa notare il ministro Luigi di Maio - è presente con il console e un nucleo di militari presso l'aeroporto di Kabul, continua a lavorare per portare in salvo i collaboratori e gli attivisti che vogliono lasciare il Paese". Ad oggi infatti il nostro Paese ha portato in Italia più di mille migranti afghani ma l'idea è quella di accoglierne altri e questo perchè, sostiene Di Maio, "la domanda di accoglienza di rifugiati e migranti di provenienza afghana è destinata ad aumentare. È necessario ed urgente mettere a punto insieme all'Unione Europea una risposta comune, in raccordo con i partner della regione", afferma ancora Di Maio.
Nel frattempo "l'Italia si sta battendo affinché sia garantito alle organizzazioni internazionali pieno accesso umanitario al Paese", prosegue il ministro degli Esteri, secondo il quale il terrorismo "non deve assolutamente tornare ad annidarsi in Afghanistan. Sarà fondamentale, in tal senso - continua al Meeting di Rimini 2021 - che la comunità internazionale eserciti anche un'azione rafforzata di contrasto ai traffici di droga e per l'eliminazione della produzione di oppio in Afghanistan. Dovremo costruire alleanze e coinvolgere una pluralità di Paesi attorno a questi obiettivi comuni: specie quelli della regione, che condividono questa preoccupazione, oltre a Russia e Cina, attori imprescindibili in questo scenario", spiega.
Negli ultimi vent'anni l'Afghanistan "ha rappresentato una delle principali sfide per il sistema multilaterale", ha sottolineato ancora Di Maio. Ma "nonostante 20 anni di presenza e investimento nel Paese da parte di una vasta coalizione internazionale, dell'Onu, di NATO e Ue, il collasso repentino del governo afghano e delle sue istituzioni - collasso sfuggito alle capacità di previsione della comunità internazionale - ci pone di fronte ad uno scenario drammatico. Un dramma - ha concluso infine il ministro degli Esteri al Meeting di Rimini - rispetto al quale dovremo interrogarci, per capire gli errori commessi dall'Occidente e dall'intera comunità internazionale".
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