26 Giugno 2021
Le Olimpiadi di Tokyo 2020 all'insegna del Covid. Importante per gli organizzatori è "evitare forme inutili di contatto", quindi: niente sesso, siamo atleti. Sarà sulla falsariga di questo slogan molto noto che si svolgeranno tra meno di un mese i giochi olimpici rimandati lo scorso anno.
Questa la volontà degli organizzatori, dettata dalla volontà di scongiurare lo scoppio di focolai di Covid anche all'interno del Villaggio Olimpico. Hanno dunque predisposto rigidissime misure di contenimento. Niente baci, dunque, e niente sesso per gli olimpionici: pena l'esclusione dai Giochi.
La comparsa delle varianti, dunque, alimenta preoccupazioni anche in Giappone e una crescente opposizione allo svolgimento delle Olimpiadi. Ma Cio e organizzatori tirano dritto, affannandosi per ritardare gli eventi di qualificazione e promuovendo un grande sforzo per scrivere le regole che dovrebbero garantire la sicurezza dell'evento.
Intanto, il rinvio e le misure antivirus hanno comportato un costo aggiuntivo di 2,3 miliardi di euro, portando il budget ufficiale a 13 miliardi. E' stato, poi, fissato il limite di 10mila presenze per sito per il pubblico residente in Giappone, con l'avvertenza che le competizioni potranno diventare a porte chiuse se i contagi dovessero risalire.
E' partito ufficialmente il countdown: manca un mese esatto alla cerimonia d'inaugurazione delle Olimpiadi di Tokyo. Ai Giochi, discussi e "in bilico" fino all'ultimo momento, ci saranno regole severe per gli spettatori ammessi: 10mila il numero massimo consentito.
Gli organizzatori hanno spiegato le nuove regole per chi assiterà alle gare: niente alcol, niente abbracci, niente applausi e niente autografi. Seiko Hashimoto, a capo del comitato organizzatore, ha avvertito che per mantenere le Olimpiadi sicure non saranno consentiti festeggiamenti e non ci si dovrà aspettare l'atmosfera festosa che si sta respirando tra i tifosi di calcio agli Europei.
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