18 Dicembre 2025
Greg Peters, co-ceo di Netflix
Vicino l'accordo per la rilevazione di Warner Bros Discovery da parte della piattaforma di streaming Netflix, per un valore stimato di 87,2 miliardi di dollari. Gli azionisti sono stati raccomandati di respingere l'offerta non sollecitata di Paramount Skydance, giudicata "rischiosa" dal CDA di WBD.
Il consiglio di amministrazione di Warner Bros. Discovery, dopo una consultazione con consulenti finanziari e legali indipendenti, ha deliberato che l’offerta di Netflix rappresenta un’opzione superiore per gli azionisti di WBD rispetto a quella presentata da Paramount Skydance l’8 dicembre. Warner Bros. Discovery ha inoltre raccomandato agli azionisti di respingere l’offerta non sollecitata di Paramount Skydance, giudicandola rischiosa e accusando la società di aver tratto in inganno gli azionisti. Secondo l'intesa con Netflix, resa nota il 5 dicembre, il gruppo di streaming rileverà Warner Bros. Discovery, comprendendo gli studi cinematografici e televisivi, HBO e la piattaforma HBO Max. L’operazione prevede una combinazione di contanti e azioni, con una valorizzazione di 27,75 dollari per ciascun titolo WBD.
Greg Peters, co-ceo di Netflix, all’interno del comunicato stampa ha dichiarato: “Questa transazione è fondamentalmente a favore dei consumatori, dell’innovazione, dei creatori e della crescita”.
La società ha ribadito la volontà di continuare a puntare sulle uscite in sala dei film Warner Bros., mantenendo finestre di distribuzione tradizionali e preservando così il modello industriale del grande cinema. Restano tuttavia alcune incertezze, in particolare sul numero dei titoli destinati alle sale, che secondo alcune valutazioni potrebbe subire una lieve contrazione, pur senza azzerarsi, come la stessa azienda ha precisato. In base alle statistiche di settore richiamate nel comunicato, l’eventuale integrazione tra Netflix e HBO/HBO Max arriverebbe a coprire il 9,2% del tempo di visione televisiva negli Stati Uniti, restando alle spalle di YouTube e Disney. Altre stime indicano però che l’operazione porterebbe alla nascita di una piattaforma con una base complessiva superiore ai 450 milioni di abbonati.
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