01 Novembre 2022
Obiettivo inflazione al 2%. E allora, avanti con l’aumento dei tassi. “L’inflazione è ancora troppo alta nell’area dell’euro nel suo complesso”, ha spiegato il presidente della Bce, Christine Lagarde. “La scorsa settimana abbiamo deciso di aumentare i tassi di interesse per la terza volta consecutiva. E prevediamo di aumentarli ulteriormente per assicurarci che l’inflazione ritorni tempestivamente al nostro obiettivo di medio termine del 2%”. Dato: a ottobre, nell’Ue, l’inflazione era al 10,7%. Domanda: come reagiranno i mercati ai continui rialzi? E soprattutto, l'Ue, se l'inflazione dev'essere davvero raggiungere il 2%, sa che entrerà in stagflazione, ovvero nello stato in cui i costi aumentano e l'economia non cresce?
Lo scorso 27 ottobre, la Bce ha alzato i tassi d’interesse di 75 punti base (0,75%). Il tasso principale è attualmente al 2%, il tasso sui depositi all’1,5% e il tasso sui prestiti marginali al 2,25%. Il rialzo è il terzo intervento dopo quello dello 0,5% dello scorso luglio e quello da 0,75 di inizio settembre. E, come ha annunciato Lagarde, non sarà l’ultimo. “Più a lungo l’inflazione si mantiene su livelli così elevati, maggiore è il rischio che si diffonda nell’economia”, ha aggiunto il numero uno della Banca centrale europea. “I consumatori e le imprese inizierebbero ad aspettarsi tassi di inflazione più elevati in futuro e questo è pericoloso. È una situazione che dobbiamo evitare. Ecco perché siamo determinati a fare tutto il necessario per riportare l’inflazione al nostro obiettivo del 2%”.
“Una banca centrale deve concentrarsi sul proprio mandato”, ha detto ancora Lagarde. “Il nostro mandato è la stabilità dei prezzi e dobbiamo realizzarla utilizzando tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione, scegliendo quelli che saranno più appropriati ed efficienti. In definitiva, tassi di inflazione costantemente elevati sono più dannosi per la società perché rendono tutti più poveri. I prezzi stabili forniscono le basi per un’economia ben funzionante in cui tutti ne traggono vantaggio”, è il ragionamento della presidente della Bce. “L’aumento dei prezzi dell’energia e dei generi alimentari è ancora il principale motore dell’aumento dei prezzi. Stiamo vedendo sempre più che questi costi energetici più elevati si stanno diffondendo in un numero sempre maggiore di settori dell’economia. Con questo in mente, la scorsa settimana abbiamo deciso un nuovo rialzo dei tassi di interesse. E prevediamo di aumentarli ulteriormente”.
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