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Art Basel Miami Beach 2025, il grande crocevia globale per l'arte contemporanea con 283 gallerie presenti

La fiera più attesa negli Stati Uniti torna con un'edizione record dal 3 al 7 dicembre con anteprima Vip

30 Novembre 2025

Art Basel Miami Beach 2025, il grande crocevia globale per l'arte contemporanea con 283 gallerie presenti

Ogni dicembre, Art Basel trasforma la soleggiata Miami Beach nel centro pulsante del mercato e della creatività artistica internazionale e l’edizione 2025 si propone come una delle più ambiziose di sempre. L’evento sarà ospitato al Convention Center con giorni aperti al pubblico da venerdì 5 a domenica 7 dicembre, e un’anteprima VIP prevista per il 3 e 4 dicembre. Quest’anno la fiera vanta 283 gallerie di punta provenienti da 43 Paesi e territori, una rete globale che copre dai grandi centri storici dell’arte alle scene emergenti di tutto il mondo. L’eterogeneità geografica non è casuale: come ricorda la direttrice della fiera, per molti espositori la manifestazione rappresenta un nodo geografico e culturale tra Nord, Centro e Sud America. In parallelo, l’intera città si anima grazie alla Miami Art Week, una settimana di mostre collaterali, gallerie indipendenti, installazioni, eventi notturni, design e cultura che estende l’esperienza oltre i padiglioni. Proseguendo, l’edizione 2025 appare costruita come una macchina capace di far convivere linguaggi, generazioni e storie diverse entro un’unica narrazione globale. La suddivisione in settori, Galleries, Nova, Positions, Survey, Meridians Kabinett, non è solo un espediente organizzativo, ma una vera e propria mappa per orientarsi nel panorama contemporaneo. Meridians, in particolare, torna a essere lo spazio delle opere monumentali, spesso immersive, che interrogano lo spettatore non solo sul contenuto ma anche sulla sua stessa presenza fisica nell’opera; mentre Nova e Positions continuano a rappresentare le zone dell’audacia, dove emergenti e giovani gallerie espongono lavori realizzati negli ultimi tre anni, rivelando nuove direzioni e sensibilità. Ma ciò che rende unico l'evento è la sua capacità di espandersi trasformando Miami in una città-laboratorio. Wynwood, con i suoi murales e i suoi spazi indipendenti, diventa teatro di performance e presentazioni site-specific; il Design District ospita pop-up di gallerie europee e asiatiche; hotel, terrazze e persino parcheggi si trasformano in luoghi espositivi temporanei. La Miami Art Week non è dunque un semplice contorno, ma un ecosistema parallelo che moltiplica i punti di vista, mescolando arte, moda, musica e cultura urbana.

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