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Gli amanti di Schiele uniti in un abbraccio che non si può sciogliere

In Schiele precocemente si afferma il trionfo del corpo ma solo in quanto riflesso dell'interiorità.

24 Giugno 2023

Gli amanti di Schiele uniti in un abbraccio che non si può sciogliere

“L’abbraccio” (o “Gli amanti”) è un olio su tela, 100×170 cm, dipinto da Egon Schiele ( Tulln an der Donau, 12 giugno 1890 – Vienna, 31 ottobre 1918) nel 1917. Oggi si trova alla Galleria austriaca del Belvedere di Vienna (Österreichische Galerie Belvedere  Prinz Eugen-Straße 27 Vienna) insieme ad altri capolavori dell’artista.

Con le parole di R. M. Rilke “Lascia che uno nell’altro si sprofondino, per resistersi”. Pennellate nervose e vischiose descrivono le due figure, la cui pelle appare già livida e terrea come quella dei cadaveri. L’ultimo disperato atto d’amore si è consumato. I due amanti sembrano destinati al distacco inesorabile, ma le loro anime resteranno per sempre legate in quel disperato e straziante abbraccio. Amore e morte, corpo e anima, si fondono nel dipinto come difficilmente è avvenuto in passato e difficilmente avverrà in futuro. Il corpo trionfa nella sua caducità ma solo perchè riflette l'anima dell'essere che al cospetto dell'amato rivela la propria essenza come trovandosi di fronte ad uno specchio. Gli amanti si abbracciano ma sembrano abbracciare loro stessi, il loro essere simmetrico venuto fuori dallo specchio e finalmente raggiungibile e disponibile al tatto. Tutti temi che la cultura del novecento svilupperà solo dopo sessanta anni dall'opera di Schiele precocemente scomparso e che verranno immediatamente assimilati dai mass media e conseguentemente dalla cultura di massa per entrare infine nel sub conscio dell'uomo del ventunesimo secolo.    

Egon Leon Adolf Schiele, meglio conosciuto come Egon Schiele (Tulln an der Donau, 12 giugno 1890 – Vienna, 31 ottobre 1918), è stato un pittore e incisore austriaco.

Pupillo di Gustav Klimt,  ne ha continuato ed avanzato l'opera  proseguendo lungo la via che questi aveva nitidamente tracciato.  Schiele è stato uno dei maggiori artisti figurativi del primo Novecento, nonché esponente assoluto del primo espressionismo viennese. La vita di Egon Schiele è circondata da un'aura mistica: talento precoce, muore di “spagnola” alla giovane età di 28 anni. Nonostante la breve vita, il corpus di opere è impressionante: circa 340 dipinti e 2800 tra acquerelli e disegni.

Notevolissima la sua influenza sulla attuale cultura di massa: dal cinema (provate a trovare in quale film di Wes Anderson vi è un omaggio a questo artista), alla musica, come non ricordare i Velvet Underground di "I'll be your mirror" cantata da Nico nel seminale album del 1967 con la banana di Warhol in copertina?, ai fumetti (avete presente il Dylan Dog di Angelo Stano?).
 
Nel 1912 scrisse: «L'Arte non può essere moderna, l'Arte appartiene all'eternità.»

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