28 Dicembre 2025
Da sinistra: Valentina Nicolin e Paola Cecchinato
Sono morte ad appena 24 ore l'una dall'altra per malattia le giovani quarantenni Paola Cecchinato e Valentina Nicolin, rispettivamente infermiera 48enne e operatrice sociosanitaria 43enne entrambe dipendenti presso l'ospedale di Cittadella dell'Ulss 6 Euganea, in provincia di Padova.
Un doppio lutto si è consumato a Cittadella, nel Padovano, a poche ore di distanza tra i reparti dell'ospedale cittadino dell'Ulss 6 Euganea: tra martedì 9 e mercoledì 10 dicembre sono decedute due giovani impiegate nella sanità. Si tratta di Paola Cecchinato, infermiera di 48 anni presso il reparto di Patologia neonatale, e di Valentina Nicolin, operatrice sociosanitaria 43enne del Punto unico di accoglienza. Cecchinato e Nicolin sono scomparse a seguito di una "grave malattia" che, nel caso dell'infermiera 48enne si sa essere stato un "turbo cancro", cioè un tumore diagnosticatole a fine agosto ma rapidamente degenerato senza darle possibilità di recupero.
Paola Cecchinato, cittadellese, aveva iniziato la propria carriera proprio a Padova, per poi passare a Cittadella, dove viveva nella frazione di Santa Maria. Prima il reparto di Geriatria, quindi - per circa vent'anni - l'impiego al reparto di patologia neonatale. Professionista seria, "responsabile, stimata", come la ricordano i colleghi della struttura sanitaria, Cecchinato aveva perso improvvisamente, lo scorso maggio, il marito Stefano Biz, quando, solo tre mesi dopo, a fine agosto, le era stato diagnosticato un tumore in stato avanzato. Iniziate le cure, ha dovuto sospenderle per l'insorgenza di un ictus improvviso. Il turbo cancro è peggiorato, non lasciandole possibilità di recupero: dopo tre settimane di cure, Cecchinato è morta nell'hospice Casa del Carmine.
Il giorno dopo, mercoledì 10 dicembre, è venuta a mancare invece, improvvisamente, Valentina Nicolin che, a quanto si apprende da fonti locali, stava affrontando la malattia da un anno e mezzo. Oss al Punto unico aziendale accettazione e diagnostica, Nicolin viveva a Carmignano di Brenta con la nonna ed era prossima a ricevere la laurea in Psicologia.
La malattia, inguaribile e degenerata rapidamente, ha colpito due donne che in comune, oltre all'ambiente professionale, avevano soprattutto l'età. Il "turbo cancro" - svelano ormai numerosi studi - è un grave tipo di tumore la cui insorgenza è in molti casi associata, quale effetto collaterale, all'inoculazione di sieri vaccinali anti-Covid. La correlazione causale - che oltre a turbo cancri prevede anche, tra gli altri, ictus, complicazioni cardiocircolatorie, tumori al fegato, mielite trasversa - è acutizzata qualora i soggetti colpiti in modo fulminante siano pazienti giovani e sani.
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