23 Settembre 2025
Chico Forti Fonte: X @Sanson538
Il Tribunale di sorveglianza di Verona ha respinto la richiesta di libertà condizionale presentata da Chico Forti. L’ex produttore televisivo trentino, 66 anni, resta dunque dietro le sbarre del carcere di Montorio a Verona, dove si trova dal maggio 2023 dopo l’estradizione dagli Stati Uniti. Uno dei suoi legali, l’avvocato Carlo Dalla Vedova, ha annunciato che sarà valutato un ricorso in Cassazione contro il provvedimento. “Dopo 27 anni di carcere, ci speravamo”, ha commentato con amarezza lo zio Gianni Forti.
Forti era stato condannato all’ergastolo in Florida per l’omicidio dell’imprenditore australiano Dale Pike, un caso che ha sempre sostenuto di non aver commesso e che, negli anni, ha suscitato un vasto dibattito mediatico e politico in Italia. Dopo quasi tre decenni di detenzione, prima negli Stati Uniti e poi nel nostro Paese, la sua istanza di libertà condizionale rappresentava un passaggio cruciale, che tuttavia si è concluso con un esito negativo.
“Dopo 27 anni di carcere, ci speravamo”, ha commentato con amarezza lo zio Gianni Forti. Proprio lui ha sottolineato come il nipote, da quando si trova nell’istituto penitenziario di Verona, abbia mantenuto “una condotta irreprensibile. Secondo la legge italiana avrebbe diritto alla libertà condizionale”.
L’uomo, che non vede i suoi tre figli da quando erano bambini piccoli – avevano appena 1, 3 e 5 anni al momento del suo arresto – nutriva la speranza di poterli finalmente riabbracciare dopo un’assenza durata quasi tre decenni.
Il caso Forti ha attraversato governi e stagioni politiche diverse. Nel 2020 l’allora ministro degli Esteri Luigi Di Maio aveva annunciato un via libera provvisorio del governatore della Florida Ron DeSantis al trasferimento in Italia, ma la procedura venne bloccata poco dopo. La svolta arrivò nel marzo 2023, quando la presidente del Consiglio Giorgia Meloni comunicò da Washington, al termine di un incontro con l’allora presidente Joe Biden, che il trasferimento era stato autorizzato. Due mesi più tardi, il 18 maggio, Forti rientrò in Italia, accolto a Pratica di Mare dalla premier stessa.
Oggi, la vicenda conosce un nuovo capitolo amaro. La difesa è già pronta a proseguire la battaglia legale in Cassazione, mentre la famiglia attende con rinnovata speranza un futuro diverso per Chico Forti.
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