Omicidio Gemona, la telefonata della compagna di Venier al 112: "Venite, mia suocera vuole ammazzare suo figlio"; verso svolta nelle indagini
La madre del 35enne aveva confessato di aver ucciso il figlio con la complicità della nuora. Prima gli aveva iniettato dell'insulina, poi il soffocamento coi lacci delle scarpe e l'occultamento di cadavere con la calce viva
"Venite in via dei Lotti, mia suocera vuole ammazzare suo figlio", sarebbero queste le parole pronunciate da Marilyn Castro Monsaldo, la moglie del 35enne Alessandro Venier ucciso a Gemona (Udine), all'operatrice del 112 che quel tragico giovedì 31 luglio aveva ricevuto la chiamata di soccorsi.
Omicidio Gemona, la telefonata della compagna di Venier al 112: "Mia suocera vuole ammazzare suo figlio"
Fin dall'inizio, la madre Lorena si era autoaccusata dell'omicidio del figlio insieme alla nuora. Ma da quanto emerge dalla telefonata al 112 è la nuora a chiedere aiuto per fermare la suocera. "No Lorena... Aiuto... Venite in via dei Lotti. Mia suocera vuole ammazzare suo figlio". La telefonata, a quanto riporta il Corriere del Veneto, che potrebbe ribaltare le indagini del delitto nell'Udinese. All'arrivo dei soccorsi, inoltre, Lorena Venier avrebbe cercato di impedire alla nuora di parlare di quanto accaduto.
Il resoconto di quella telefonata, ora attenzionata dagli inquirenti, potrebbe capovolgere il quadro indiziario che attualmente ruota attorno alle dichiarazioni della madre della vittima che dopo aver confessato di aver fatto "una cosa mostruosa", aveva fornito i dettagli dell'omicidio. Prima il narcotico nella limonata. Poi, vedendo che non faceva effetto, le due iniezioni di insulina fatte direttamente dalla madre – infermiera – per rendere Alessandro incosciente. Quindi il tentativo di ucciderlo a mani nude, che però non funziona: "Marilyn ha preso i lacci delle scarpe, finendolo". È a quel punto che il corpo è stato fatto a pezzi e nascosto in un bidone ricoperto di calce viva.
Sempre secondo il racconto della signora Venier, il figlio era violento, era solito sfogarsi sulla compagna. "L'unico modo per fermarlo – ha dichiarato la madre – era ucciderlo". Una versione che però, a quanto dichiarato dalla legale di Marilyn, va meglio ponderata: sulle braccia della compagna infatti sono stati ritrovati "diversi lividi recenti" che sarebbero stati "fatti dalla suocera". Restano comunque le fonti investigative, secondo cui Alessandro Venier risultava avere diversi precedenti per violenza.