Martedì, 23 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Gemona del Friuli (UD), 35enne Alessandro Venier ucciso, fatto a pezzi e coperto con calce viva in cantina, madre e compagna confessano omicidio

Il cadavere dell'uomo era stato smembrato e ricoperto con calce viva, presumibilmente per rallentare la decomposizione e mascherare l’odore, ritardando così la scoperta del delitto

31 Luglio 2025

Gemona del Friuli (UD), 35enne Alessandro Venier ucciso, fatto a pezzi e coperto con calce viva in cantina, madre e compagna confessano omicidio

Alessandro Venier Fonte: X @Lettera43

A Gemona del Friuli, in provincia di Udine, Alessandro Venier, 35 anni, è stato brutalmente ucciso e smembrato all'interno della propria abitazione. Il cadavere, nascosto nella cantina e ricoperto con calce viva, è stato scoperto nei giorni scorsi. La madre e la compagna della vittima sono state arrestate con l’accusa di omicidio. Le due donne, secondo quanto riferito dagli inquirenti, hanno confessato.

Gemona del Friuli (UD), 35enne Alessandro Venier ucciso, fatto a pezzi e coperto con calce viva in cantina, madre e compagna confessano omicidio

Il corpo di Alessandro Venier è stato rinvenuto in condizioni raccapriccianti all’interno della cantina dell’abitazione familiare, situata in una tranquilla zona residenziale del comune friulano. Secondo fonti investigative, il cadavere era stato smembrato e ricoperto con calce viva, presumibilmente per rallentare la decomposizione e mascherare l’odore, ritardando così la scoperta del delitto.

La madre della vittima, un'infermiera conosciuta e stimata nella comunità, e la compagna trentenne con cui Venier aveva avuto una figlia di sei mesi, sono ora detenute con l'accusa di omicidio. La piccola è stata affidata ai Servizi sociali comunali. "La comunità locale del piccolo centro friulano è letteralmente sotto shock per le modalità efferate del delitto", hanno riferito fonti vicine all’indagine.

Il delitto sarebbe avvenuto alcuni giorni prima del ritrovamento del corpo. Gli investigatori, che hanno messo sotto sequestro l’intero stabile, stanno conducendo rilievi scientifici accurati per chiarire la dinamica e i motivi dell’omicidio. Fondamentali saranno gli esiti dell’autopsia disposta dalla Procura di Udine, nonché l’analisi dei dispositivi elettronici sequestrati e dei reperti trovati sulla scena del crimine.

Le 2 donne sono state interrogate separatamente dagli investigatori. Gli elementi raccolti nelle prime ore hanno permesso di ricostruire una prima versione dell’accaduto, anche se il movente resta al momento poco chiaro. Alcune testimonianze raccolte nel vicinato descrivono la famiglia come riservata, apparentemente senza segnali di tensione, ma gli inquirenti non escludono dinamiche interne complesse.

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x