09 Luglio 2025
Esplosione Roma Fonte: X @CesareSacchetti
È morto all’ospedale Sant’Eugenio di Roma Claudio Ercoli, 57 anni, ispettore per conto di Eni e dipendente della stazione di servizio Gpl di via Gordiani, nel quartiere Prenestino, dove giorni fa si è verificata una violenta esplosione. L’uomo aveva riportato ustioni gravissime sul 55% del corpo. I medici hanno fatto il possibile, ma le sue condizioni si sono aggravate fino a causarne il decesso nella notte.
L’incidente era avvenuto mentre Ercoli si trovava all’interno dell’impianto, impegnato in una verifica tecnica sulla cisterna. Lo scoppio improvviso lo aveva investito in pieno, lasciandolo privo di sensi. Trasportato d’urgenza al reparto Grandi Ustionati del Sant’Eugenio, l’ispettore ha lottato per giorni tra la vita e la morte, ma alla fine il suo fisico non ha retto allo shock termico.
L'Asl Roma 2 ha emesso un comunicato sulla morte di Ercoli: "La ASL Roma 2 comunica con profondo rammarico che, alle ore 11.30 di oggi, è deceduto il paziente ricoverato a seguito del grave incidente avvenuto nei giorni scorsi presso un distributore di carburante. L’uomo, che aveva riportato ustioni estese di 3 grado sul 55% del corpo, era stato sottoposto nella giornata di ieri a un complesso intervento di innesto di cute omologa. L’equipe medica e chirurgica ha messo in atto ogni possibile trattamento intensivo e specialistico, ma le condizioni cliniche del paziente sono progressivamente peggiorate, fino al decesso, causato dalla gravità delle lesioni riportate".
Rimane in gravi condizioni anche Mauro Bagaglini, l’autista 57enne dell’autocisterna coinvolta, che presenta ustioni sul 25% del corpo e ha una situazione clinica complicata da pregresse patologie. È anch’egli ricoverato al Sant’Eugenio in prognosi riservata.
Intanto, nel pomeriggio di oggi, altri due feriti – il vice ispettore di polizia Marco Neri e l’agente Francesco D’Onofrio – verranno sottoposti a interventi di ricostruzione presso il reparto di chirurgia del Policlinico Umberto I. Le loro condizioni, seppur gravi, non sarebbero critiche.
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