01 Luglio 2025
Ciro Grillo (fonte foto Instagram)
Nella mattinata di martedì 1 luglio, la pubblica accusa ha richiesto 9 anni di reclusione per "violenza sessuale di gruppo" per tutti e quattro gli imputati nel processo Grillo Jr: Ciro Grillo, Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia. Sono state riconosciute le attenuanti generiche, con le conseguenze accessorie, fra cui la giovane età e la difficile situazione familiare. Il figlio del comico e fondatore del Movimento 5 Stelle, intanto, ha dichiarato alla corte: "Diventerò papà, non voglio che mia figlia mi veda in carcere".
Il processo a Ciro Grillo, Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia è iniziato nella giornata di martedì 30 giugno, nel tribunale di Tempo Pausania, in Sardegna. La corte ha infatti giurisdizione su Cala di Volpe, in Costa Smeralda, dove sono avvenuti i fatti, tra il 16 e il 17 luglio 2019.
I quattro imputati sono stati accusati dal procuratore capo di Tempo Pausania Gregorio Capasso di "violenza sessuale di gruppo" nei confronti di una studentessa italo-norvegese in vacanza in Sardegna, che ha denunciato le presunte molestie nel 2019.
Secondo la pubblica accusa, "la versione dei ragazzi di un rapporto consenziente non regge". "Incompatibile con la logica", secondo Capasso, dato che "la vittima non poteva esprimere il consenso, data la sua condizione alterata per via degli alcolici assunti, per la stanchezza della giornata e della notta, per il digiuno e soprattutto per il beverone preparato dai quattro imputati a base di vodka e lemon soda".
Ciro Grillo ha replicato in aula: "Nessuno di noi ha mai approfittato di qualcuno o qualcosa. Diventerò presto padre di una bambina, non voglio che mi veda in carcere, io ci voglio essere per lei". Nei prossimi giorni è atteso il verdetto del tribunale.
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