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Uno shock l'ergastolo a Impagnatiello senza premeditazione: massacrò Giulia Tramontano, incinta, dopo mesi di avvelenamento

Delusione e amarezza - comprensibili assai più della decisione presa dai giudici sul caso Impagnatiello - quelle della famiglia di Giulia Tramontano, vittima di femminicidio nel 2023

26 Giugno 2025

Giustizia

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Di Giulia Tramontano ho e abbiamo parlato con il cuore in mano: buffo, perché in questa frase c'è pure una rima, quasi poetica. Ebbene, molto lontana dalla poesia è l'ultima decisione dei giudici sulla martoriata vittima del carnefice sfigato, questo è, Alessandro Impagnatiello.

Il freddo fascino del male che cattura e uccide: l'assassino di Giulia mieteva vittime che lo amavano

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IMPAGNATIELLO NON AGI' CON PREMEDITAZIONE: DAVVERO?!!

La furia dei familiari della bella e giovane Giulia è condivisibile; "Vergogna, vergogna. La chiamano legge ma si legge disgusto": così si è espressa su Instagram Chiara, la sorella della vittima, subito dopo l'amara sentenza.

"L'ha avvelenata per sei mesi" continua Chiara, che ricorda come lui abbia navigato su internet per trovare informazioni sul quantitativo di veleno necessario "per uccidere una donna. Poi l'ha uccisa" e accusa Stato e sistema legislativo di chiudere gli occhi davanti alla verità, uccidendo Giulia per la seconda volta.

Notare che l'ex Barman era seduto in aula proprio davanti ai genitori di Giulia, Loredana Femiano e Franco Tramontano,  entrambe le parti con i rispettivi legali. Alla lettura del dispositivo, il condannato è rimasto impassibile, anche a dispetto della commozione dei vicini Tramontano.

La sorpresa è, dunque, giunta nella maxi aula della Corte di Assise di Appello di Milano, quando è stata esclusa l'aggravante della premeditazione nell'atto omicida commesso dal reo confesso: la premeditazione rigettata dalla gip Angela Minerva ai tempi della convalida del fermo fu riconosciuta dai giudici di primo grado, per via di una pianificazione del delitto durata circa 6 mesi e della somministrazione all'ignara Giulia di un veleno per topi, trovato dall'assassino anche con sue ricerche online iniziate verso la fine del 2022.

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LE CONTINUE BUGIE E L'ULTIMO APPUNTAMENTO, QUELLO FATALE

Nel temuto ultimo appuntamento - quello che tutte le donne dovrebbero evitare come la peste - Impagnatiello ha ucciso Giulia, incinta di 7 mesi(!), pugnalandola per 37 volte: era il 27 maggio 2023 e si trovavano nella loro abitazione a Senago (Milano); Giulia, poche ore prima, aveva scoperto la relazione parallela, già da mesi, dell'omicida sfigato con una sua collega. Stanti le parole della sostituta procuratrice generale di Milano, Maria Pia Gualtieri, nella sua requisitoria, l'ex barman "ha ucciso quando è stato sbugiardato definitivamente. Ha atteso il momento favorevole".

Impagnatiello era solito dire bugie, come ahimè moltissimi uomini p.e. di stampo patologico narcisistico, con tendenza costante e reiterata alla manipolazione delle loro vittime, agita spesso per motivi di interesse; uomini privi o poveri di capacità affettive, sia nel dare che nel ricevere, ma esperti nella messa in atto di relazioni, anche sentimentali, puramente di potere.

Se la pg ha chiesto per il 32enne la conferma della pena massima, la difesa ha puntato all'esclusione di due aggravanti, ossia la premeditazione e la crudeltà, sostenendo che la sua fosse stata piuttosto una condotta post-omicidio "maldestra", e all'applicazione delle attenuanti generiche. Queste ultime non sono passate, così come Impagnatiello dovrà rispondere dell'aggravante della convivenza con la vittima, ma, incredibilmente, l'esclusione della prima aggravante è stata accettata.

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LASCIAMO CHI MENTE, NON VALE LA NOSTRA STIMA E POTREMMO SALVARCI LA VITA

Siamo allineati alla delusione della famiglia Tramontano e di tutte quelle persone che giustamente hanno empatizzato con loro e con Giulia e il suo bimbo, assassinati da una determinazione malvagia, dal desiderio coltivato di punire ferocemente chi lo aveva visto nella sua pochezza e nella sua natura più vera, quella di un mezzo uomo, capace solo di menzogne per sollevarsi di fronte al mondo. L'unica fortuna di Impagnatiello è stata Giulia, il cui amore per lui si era concretizzato in un nascituro, e lui li ha uccisi senza pietà, convincendola a presentarsi all'ultimo appuntamento.

Prima ancora, fermiamo chi mente e sfrutta l'altro, perché non ha statura morale, nè personalità, ma solo l'abilità di proiettare sugli altri la propria non accettazione di sè e del mondo. Fermiamoli prima che sia tardi. Fermiamo una mentalità che teme il valore del c.d. genere debole, ma che debole non è. Troppi casi ancora, fermiamoli. Fermiamo i femminicidi!

Giulia come Giulia: la violenza vince a calci e pugni su un'altra donna; doveva laurearsi, poi lo sgomento e il dolore. Trovato Filippo

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