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Milano, il Teatro Parenti "vandalizzato" con scritte pro-Gaza: "Israele terrorista", "Con la Palestina fino alla vittoria”

Le scritte comparse nella notte sono subito state rimosse. Il teatro oggi alle 18 ospita il dibattito di Azione, Italia Viva e +Europa su «Due popoli, due Stati, un destino»

06 Giugno 2025

Milano, il Teatro Parenti "vandalizzato" con scritte pro-Gaza: "Israele terrorista", "Con la Palestina fino alla vittoria”

Nella notte tra giovedì 6 e venerdì 7 giugno, alcune scritte pro-Gaza sono comparse sui muri e marciapiedi all'ingresso del Teatro Franco Parenti di Milano. Frasi come «Israele terrorista», «Con la Palestina fino alla vittoria» e «Sbarriamo la strada a guerrafondai e sionisti» sono apparse sui muri all'ingresso del teatro, venendo rapidamente rimosse all’alba come richiesto dalla direttrice Andrée Ruth Shammah, di origine ebraiche.

Milano, il Teatro Parenti "vandalizzato" con scritte pro-Gaza: "Israele terrorista", "Con la Palestina fino alla vittoria”

L'episodio arriva poche ore prima della manifestazione in programma questa sera alle 18, intitolata «Due popoli, due Stati, un destino», promossa da Azione, Italia Viva e +Europa, con la partecipazione di Matteo Renzi e Carlo Calenda. L’obiettivo, spiegano gli organizzatori, è chiedere «il cessate il fuoco, la fine di ogni estremismo, lo stop ai crimini di guerra, la liberazione degli ostaggi e il riconoscimento del diritto di Israele a esistere».

Il Teatro Franco Parenti, sottolinea Shammah, è un luogo di dialogo: «È proprio questo il ruolo di un teatro: offrire spazio al confronto. Non possiamo aspettarci che tutti siano sempre d’accordo, altrimenti non ci sarebbe cultura né discussione. Io auspico uno Stato in cui tutti abbiano gli stessi diritti, non uno Stato etnico — né arabo, né ebraico — ma semplicemente uno Stato per tutti. Serve un processo internazionale che ristabilisca giustizia per chi, dal 1948 in poi, è stato estromesso dalle proprie terre. L’Onu riconosce il diritto di ritorno ai profughi palestinesi. È un problema, certo, ma va affrontato: perché non può esserci pace senza giustizia. E la pace senza giustizia si chiama dominio, si chiama terrore».

Il tema divide anche il centrosinistra. La Brigata ebraica ha annunciato una contro-manifestazione proprio davanti al teatro, esprimendo dissenso rispetto all’iniziativa.

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