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Addio a Alberto Franceschini, morto a 78 anni il fondatore delle Brigate rosse con Curcio e Cagol, sequestrò il giudice Sossi

Il decesso è avvenuto l'11 aprile ma la famiglia ne ha dato notizia solo ora; l'ex terrorista era malato da tempo, ma i dettagli del suo malessere non sono stati resi noti

26 Aprile 2025

Addio a Alberto Franceschini, morto a 78 anni il fondatore delle Brigate rosse con Curcio e Cagol, sequestrò il giudice Sossi

Fonte: X@ammargelluto

È morto a 78 anni a Milano Alberto Franceschini, cofondatore delle Brigate rosse assieme a Renato Curcio e Mara Cagol. Il decesso è avvenuto l'11 aprile 2025 ma la famiglia ne ha dato notizia solo il 26 aprile. Fonti vicine alla famiglia hanno fatto sapere che Franceschini "era malato da tempo" ma senza rendere noti i dettagli di questa malattia.

Alberto Franceschini morto a 78 anni, fondò le Brigate rosse con Renato Curcio e Mara Cagol, noto per il sequestro del giudice Sossi

Alberto Franceschini è morto l'11 aprile ma la famiglia ha dato la notizia solo nella giornata del 26 aprile, le cause del decesso sono ancora ignote ma fonti a lui vicine hanno informato la stampa che l'ex brigatista "era malato da tempo", i dettagli del suo malessere però non sono stati resi noti. 

L'ex terrorista Franceschini era nato a Reggio Emilia da una famiglia di tradizione comunista ed è noto per aver fondato nel settembre 1970 le Brigate rosse assieme a Renato Curcio e Mara Cagol, con i quali commise varie azioni tra cui l'incendio dell'autorimessa di Giuseppe Leoni, direttore del personale della Sit Siemens. Il reato più grande a sua firma è stato però il sequestro del giudice genovese Mario Sossi, rapito dalla città ligure il 18 aprile 1974 e rilasciato solo il 23 maggio successivo. Franceschini è anche ritenuto colpevole dell'uccisione di Graziano Giralucci e Giuseppe Mazzoladue esponenti del Movimento Sociale Italiano a Padova nel giugno 1974.

Venne arrestato il 5 settembre 1974 assieme a Curcio dal generale dei carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesacondannato ad oltre 60 anni di carcere con le accuse di duplice omicidio, costituzione di banda armata, costituzione di associazione sovversiva, sequestro di persona, oltraggio a pubblico ufficiale e rivolta carceraria. Franceschini si allontanò dalla lotta armata e dalla violenza politica nel 1982 e uscì definitivamente di prigione nel 1992 quando la sua pena venne dichiarata estinta dopo 18 anni di carcere. Si trasferì a Roma e si mise alla direzione di una cooperativa legata all'Arci per l'inserimento lavorativo di migranti, detenuti e tossicodipendenti. 

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