27 Dicembre 2024
fonte: Twitter @InFoDifesa
Con l'introduzione delle nuove disposizioni del Codice della Strada, entra in vigore una stretta normativa che ha suscitato varie polemiche, talvolta anche sull'irragionevolezza di alcune misure di controllo e sanzione, come quelle su paracetamolo e tachipirina. La revisione delle regole punta a inasprire le sanzioni per chi guida sotto l'effetto di sostanze che potrebbero alterare la capacità di guida, includendo anche farmaci comuni come il paracetamolo. In altre parole, la Tachipirina.
Anche la tachipirina, infatti, risulta nell'elenco degli antidolorifici, quindi chi la assume in teoria può essere positivo a un controllo. Parliamo comunque di nuove regole appena approvate, la speranza è che si possa sistemare la casistica per punire chi ha davvero fatto uso di droghe, e non chi ha preso una semplice tachipirina.
Ma la tachipirina non è la sola medicina a essere all'attenzione delle forze dell'ordine. Si rischia il ritiro della patente anche con l'assunzione di ibuprofene, il principio attivo alla base del Brufen, o quella del Valium, il noto ansiolitico a base di diazepam (famiglia delle benzodiazepine). Questo perché il testo di legge entrato in vigore il 14 dicembre 2024 parla genericamente di "sostanze stupefacenti e sostanze psicotrope", una terminologia che in realtà racchiude una miriade di casistiche, alcune delle quali con un rischio potenzialmente nullo per chi è alla guida.
L'elenco riguarda:
Tanto che il il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha chiesto la creazione di un tavolo tecnico, con l'obiettivo di stabilire eventuali deroghe e discipline più dettagliate che consentano l’individuazione di ipotesi di non sanzionabilità per i pazienti-guidatori.
La Tachipirina, a base di paracetamolo, è uno dei farmaci più utilizzati per febbre e dolori, considerato sicuro al punto da essere prescritto anche in gravidanza. Tuttavia, le nuove regole mirano a colpire ogni sostanza che possa influire sui risultati dei test tossicologici, compreso il paracetamolo.
Secondo quanto previsto, l’assunzione di una Tachipirina fino a due giorni prima di guidare potrebbe alterare i risultati di un controllo stradale, con conseguenze severe: multa, sequestro del veicolo e ritiro della patente. Una misura necessaria per garantire la sicurezza stradale, dichiarano le autorità, anche se non sembrerebbe azzardato ritenere l’applicazione di questa regola sproporzionata rispetto ai rischi reali.
L’obiettivo delle nuove norme è chiaro: contrastare con maggiore forza gli incidenti legati alla guida in condizioni alterate. Tuttavia, includere farmaci da banco come la Tachipirina ha suscitato perplessità. Colpire chi assume un farmaco per febbre o dolori equivale a trattare una persona malata come un criminale, si potrebbe argomentare criticamente.
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