Omicidio Maria Campai, il killer 17enne si giustifica: “Dopo aver fatto sesso le ho dato 200€ ma lei ne voleva 350 e l'ho uccisa”

Il killer 17enne che ha ucciso e occultato il cadavere di Maria Campai a Viadana ha “tentato di giustificarsi” durante l'interrogatorio. “Eravamo d'accordo per 200 euro. Avevo 350 euro, lei li voleva tutti”, ha raccontato agli inquirenti. Dunque, il movente sarebbe a detta del ragazzo di origini albanesi una richiesta di pagamento per il sesso troppo elevata. Le parole dell'omicida non hanno, però, convinto gli investigatori in funzione della “violenza inaudita” dell'omicidio.

Maria Campai uccisa a Viadana, l'autopsia: “Si è difesa disperatamente”, ultimo messaggio inviato dal 17enne dal cellulare di lei

Il killer 17enne ha confessato di aver inviato l'ultimo messaggio alla sorella della vittima dopo l'omicidio. Dopo il messaggio avrebbe poi gettato il cellulare della vittima in un cassonetto. L'autopsia ha rivelato una “violenza inaudita” messa in atto sul corpo di Maria Campai

Omicidio Maria Campai, il killer 17enne tenta di giustificarsi durante l'interrogatorio

“Non ho mai avuto la ragazza, al massimo alcuni amori non ricambiati. Non era la prima volta che pagavo”, ha dichiarato il 17enne. Inoltre, ha fornito dettagli per quanto concerne la scelta della sua vittima, in qualche modo, “scelta a caso”: “L'ho scelta in base al profilo, non aveva la foto. Quando l'ho vista appariva diversa dalla descrizione”. Dopo il presunto atto sessuale è arrivata l'aggressione, a detta del killer, perché Maria Campai “voleva tutti i soldi” che possedeva, circa 350 euro, frutto di “lavoretti estivi”.

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Il 17enne accusato dell'omicidio di Maria Campai conduceva una vita apparentemente normale tra scuola, sport e social network, ma dietro la sua immagine si celavano segnali che emergono dalle sue interazioni online e dai dettagli della confessione

“Volevo farle perdere i sensi con l'avambraccio”

Stando alle parole del giovane, la vittima alla vista dei suoi soldi avrebbe chiesto di poterli avere tutti. Dopo il suo rifiuto l'avrebbe prima aggredita mettendogli le mani al collo e poi uccisa, soffocandola. “Volevo farle perdere i sensi con l'avambraccio”, ha spiegato il 17enne. Questa versione, però, non sembra convincere gli inquirenti che, invece, credono l'omicidio sia il frutto di una reazione violenta alla richiesta di pagamento di Maria.

Omicidio a Viadana, Maria Campai uccisa dal 17enne conosciuto online: “Colpo alla testa e poi soffocata, volevo sapere che si prova”

La donna di origine rumene sarebbe stata uccisa da un 17enne conosciuto online dopo un incontro a casa sua. Il ragazzo che praticava Mma avrebbe cercato sul suo cellulare pratiche sessuali estreme forse rifiutate dalla donna. Il giovane avrebbe confessato l'omicidio e il movente: “Volevo scoprire che si prova ad uccidere”

“Non era la prima volta che pagavo per il sesso”

Inoltre, i carabinieri hanno chiesto al giovane di raccontare la sua esperienza con il sesso a pagamento. Il killer 17enne avrebbe risposto che “non era la prima volta” che contattava una prostituta e che in questo caso avrebbe scelto Maria “a caso”. “Mi hanno chiesto di controllare il mio telefono e li ho autorizzati. Nel momento in cui gli ho dato il consenso ho deciso di raccontare quello che era successo”‚ ha dichiarato il giovane.

Omicidio a Viadana, Maria Campai uccisa e abbandonata in una villetta, fermato un 17enne conosciuto online: “Colpo violento alla testa”

La donna era uscita di casa per un “colloquio di lavoro” a Mantova ma non è più tornata. Il giorno della scomparsa avrebbe avuto un appuntamento a casa di un giovane 17enne conosciuto online. Sul corpo anche segni di “strangolamento”

“Ho pensato al suicidio”

In seguito, avrebbe anche parlato della sua situazione psicologica, che stando alle sue parole risulterebbe “non sana”. “Avevo fatto delle ricerche per vedere se c'erano dei farmaci che potessero causare il soffocamento (...) Non riesco a relazionarmi con le altre persone e stavo male. Non ho mai pensato di andare dallo psicologo. Ho pensato al suicidio in questi giorni", ha raccontato il 17enne. Per quanto riguarda gli apprezzamenti sui social del giovane a Filippo Turetta, assassino di Giulia Cecchettin, avrebbe dichiarato: “Lo apprezzavano anche gli altri e volevo integrarmi”. 

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È stato convalidato il fermo per il 17enne accusato di “omicidio volontario premeditato” e “occultamento di cadavere” della 42enne Maria Campai. Il giovane aveva scritto sui social “Grande Filippo Turetta, la tua prima kill”. Disperso il cellulare della vittima, forse fatto sparire di proposito

L'autopsia su Maria Campai

L'autopsia sul cadavere di Maria Campai ha restituito, però, una versione diversa da quel giovane. Una violenza che “non ci si aspetterebbe mai dai un ragazzo”. L'esame autoptico, durato 4 ore, ha rivelato che la 42enne non è stata soltanto soffocata, ma anche brutalmente picchiata. Sul suo viso e sul suo torace, infatti, lesioni e traumi importanti. Lo studente 17enne si trova ora in carcere con l'accusa di omicidio premeditato e occultamento di cadavere dopo aver ucciso la donna nel suo garage e nascosto il corpo in una villetta abbandonata a Viadana. Nei prossimi giorni è previsto il funerale della donna.