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Genova, rapinato dello stipendio con un coccio di bottiglia, cameriere perde la vista da un occhio

L’aggressione è avvenuta di notte a Sampierdarena. L’uomo stava tornando a casa quando è stato assalito da uno sconosciuto, che poi è stato arrestato

13 Agosto 2024

Genova, rapinato dello stipendio con un coccio di bottiglia, cameriere perde la vista da un occhio

Lo ha colpito ripetutamente al volto con i cocci di una bottiglia per portargli via i soldi in contanti che aveva appena riscosso dal titolare del locale dove lavora come cameriere a Genova. Per portargli via ottocento euro gli ha fatto perdere la vista da un occhio. Le condizioni del ferito, giudicate preoccupanti fin da subito, sono peggiorate. E i medici hanno dovuto operare il paziente. Rendendo l’episodio ancor più drammatico. L’aggressore, Abdelouahid Elkhalissi, cittadino di origine marocchina di 35 anni, è stato arrestato dopo una breve indagine ed è finito in carcere come disposto nell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Angela Nutini per il pericolo di fuga e il rischio che possa commettere nuovi reati. 

La rapina è stata cruenta. E in parte ancora inspiegabile. Vittima e aggressore non si conoscevano ma hanno preso lo stesso autobus. Il primo era appena uscito dal lavoro in via Lomellini, l’altro invece è salito davanti alla stazione di Brignole. Elkhalissi probabilmente ha sentito l’uomo che poi ha mandato all'ospedale Villa Scassi mentre parlava al telefono con la moglie dei soldi che aveva riscosso e lo ha seguito fino a quando non è sceso alla fermata di via Dino Col a Sampierdarena, dove la vittima abita. Ed è lì che è avvenuta l’aggressione, quando ormai era l’una di notte: prima la rottura della bottiglia, poi le urla. Come ha raccontato alla polizia anche un testimone che non ha assistito alla scena ma ha sentito quello che stava accadendo poco distante da lui. Non è riuscito a fornire una descrizione del responsabile.

Sono state invece le telecamere  ad aiutare gli investigatori a ricostruire l’accaduto e, soprattutto, a identificare il cittadino di origine marocchina finito in carcere con l’accusa di lesioni gravissime. Dalle immagini della videosorveglianza di un ristorante etnico di via Dino Col gli inquirenti sono riusciti a scoprire come era vestito il rapinatore. Poi dai filmati acquisiti in via Milano a Dinegro gli hanno dato un volto. Nonostante Elkhalissi abbia negato con forza di essere lui l’aggressore e in mancanza della denuncia del ferito, che per le sue condizioni non è stato ancora sentito, le prove acquisite dalla polizia sono state tali da consentire al pm di chiedere l’arresto e la detenzione in carcere. Richiesta accolta dal gip.

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