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Genova, si fa accompagnare a casa da uno sconosciuto incontrato in discoteca, ventenne denuncia stupro

La ragazza si è svegliata in casa dell'uomo e si è messa a urlare. Aveva bevuto parecchio e non ricorda cosa è accaduto, la polizia sospetta che sia stata drogata

25 Aprile 2024

Genova, si fa accompagnare a casa da uno sconosciuto incontrato in discoteca, ventenne denuncia stupro

Quando si è svegliata in un letto che non era il suo, la ragazza si è messa a urlare. Una richiesta di aiuto che è stata sentita da diversi vicini. Sono stati loro a chiamare il 112, dicendo che nel loro stabile, nwl quartiere genovese di Cornigliano, c’era una donna in pericolo. Dopo una manciata di minuti gli agenti delle volanti suonano alla porta dell’appartamento da dove provenivano le grida. Ad aprire una ventenne in lacrime: «Mi hanno fatto bere e poi credo mi abbiano violentata, aiutatemi», ha spiegato. Con lei non c’era nessuno, perché il padrone di casa - un trentenne - era uscito per andare a lavorare prima che lei si riprendesse. I poliziotti così hanno chiesto il supporto di un’ambulanza e l’hanno accompagnata all’ospedale Galliera, struttura punto di riferimento per le violenze di genere. Al pronto soccorso, dopo i primi accertamenti, sono emerse evidenze di un rapporto sessuale difficilmente consenziente.

La giovane aveva segni dappertutto, ed è stato necessario ricoverarla: per supportarla psicologicamente e per capire se qualcuno le aveva fatto assumere la cosiddetta droga dello stupro a sua insaputa (gli esiti definitivi dell’esame arriveranno nei prossimi giorni). Il trentenne, rintracciato rapidamente dagli investigatori, ha negato l’abuso: ha descritto l’accaduto come un normale incontro tra due persone che si sono piaciute a prima vista.
Una versione che contrasta con quella fornita dalla ragazza che, nonostante lo stato di choc, prima di finire al Galliera ha raccontato quello che è successo, pur non riuscendo a ricordare tutto. Agli agenti delle volanti ha spiegato di essere andata in discoteca domenica sera. Nel locale ha incontrato un gruppo di persone. E con alcune di loro ha prima ballato e poi consumato alcolici. Probabilmente ha bevuto qualche cocktail di troppo, dato che pure lei ha ammesso di essere uscita dalla discoteca ubriaca. «Avevo chiesto di essere riportata a casa», ha detto agli investigatori. Ma evidentemente il suo accompagnatore l’ha portata nel suo appartamento. Anche se al momento non si esclude che i due possano essere andati prima in un altro locale a bere ancora. Un particolare che la ventenne però non ricorda affatto, dato che si è resa conto di essere in un posto che non conosceva solo quando gli effetti dell’alcol sono in parte svaniti. Su quanto è successo dall’uscita del locale al suo risveglio, invece, è il buio assoluto. Ma è proprio il suo stato di incoscienza a insospettire la polizia. 

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