04 Febbraio 2024
Carabinieri, fonte: imagoeconomica
Un nuovo ennesimo caso di stupro, stavolta a Catania, dove 7 egiziani hanno abusato sessualmente di una 13enne. Il fatto è avvenuto nei bagni pubblici nella centrale Villa Bellini. Ma quel che è peggio è che il fidanzato ha dovuto assistere alla scena. Fermati tutti e sette i sospettati, tre dei quali minorenni. La violenza risale alla sera del 30 gennaio quando i due sarebbero stati avvicinati dal branco nei pressi dei bagni del Giardino comunale della Villa Bellini, a quell'ora quasi deserta.
Poi le minacce, in un secondo momento. Il fidanzato è stato picchiato, immobilizzato e tenuto lontano, mentre la tredicenne è stata presa con la forza e abusata da due dei sette, sotto lo sguardo degli altri cinque. La giovane dopo il secondo abuso ha trovato la forza di divincolarsi dal suo aguzzino e di fuggire insieme al fidanzato.
Le vittime avrebbero urlato per attirare l'attenzione ma nessuno si è avvicinato. Fortunatamente, dopo la violenza i due sono stati soccorsi da alcuni passanti nella vicina via Etnea. Ed entrambi hanno poi denunciato tutto ai carabinieri. "Passeggiavamo tranquilli nella villa quando ci hanno accerchiati", ha detto lei. "Prima hanno iniziato a toccarmi, io gli dicevo di lasciarmi stare, anche il mio fidanzato che ha 17 anni gliel’ha detto non so quante volte. Allora abbiamo provato ad allontanarci, ma quelli ci hanno afferrato".
Le forze dell'ordine sono giunti all'identificazione dei sette ritenuti responsabili grazie alle testimonianze della vittima di stupro e alle immagini delle telecamere di videosorveglianza piazzate all'interno di Villa Bellini.
Il premier Meloni ha commentato così l'ennesimo caso di stupro: "Mi colpisce che nel giorno in cui si celebra una giovanissima martire delle tradizione cristiana si debba vedere un'altra giovanissima vittima di una violenza sessuale. Voglio dirlo per esprimere la mia solidarietà a lei e alla sua famiglia. Lo Stato ci sarà e sarà fatta giustizia".
Salvini: "Non venitemi a parlare di 'tolleranzà o 'errore'. Davanti ad orrori del genere non può esistere clemenza ma soltanto una cura: castrazione chimica. Conto che la proposta presentata dalla Lega venga votata al più presto".
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