01 Febbraio 2024
Fonte: Pixabay
È marchigiana la prima azienda italiana a produrre e a commerciare farina di grilli. Nutrinsect, questo il nome emblematico della prima azienda italiana autorizzata a produrre e vendere alimenti a base di insetti. E dire che le Marche sono sempre state un fortilizio resistenziale di identità anche gastronomica contro la globalizzazione sradicante e livellante. Ebbene sì, le imposizioni della globalizzazione giungono anche in Italia, il cuore dell'identità gastronomica e del mangiar bene oltre che della dolce vita. Come più volte ho ricordato, il piatto unico gastronomicamente corretto che la globalizzazione vuole ora imporci non è altro se non la variante a tavola del pensiero unico politicamente corretto. L’obiettivo mi pare in ultima istanza duplice: in primo luogo, sfamare a basso costo le nuove masse ilotizzate, destinati a crescere sempre più grazie ai processi connaturati alla logica di sviluppo del capitalismo stesso. In secondo luogo, distruggere le identità a partire dalla tavola, per imporre il nuovo profilo antropologico dell'uomo sradicato o se si preferisce homo vacuus: quello che, non avendo più una sua identità, potrà assumere tutte quelle che la tecnica vorrà di volta in volta imporgli. La resistenza dunque parte oggi più che mai dalla tavola, perché aveva ragione Feuerbach quando scriveva che l'uomo è ciò che mangia: non solo in senso grettamente materialistico, ma anche perché nel nostro mangiare si cristallizza la nostra identità. Se perdiamo la nostra provenienza, perdiamo anche la nostra progettualità: non sappiamo più da dove veniamo, dove siamo e dove siamo diretti. Variando Mao, anche la globalizzazione non è certo un pranzo di gala.
Di Diego Fusaro.
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