21 Dicembre 2023
I “Suricati rosa” del gruppo Biellese Cracking Art, che per un ventennio hanno fatto bella mostra sul muro di cinta, sono le prime vittime della lettera di sfratto che la nuova proprietà del Castello di San Giorgio, e dei terreni annessi, hanno dato al Museo di Portofino. Il gruppo scultoreo ha subito la stessa sorte degli inquilini del Castello, tra cui la famiglia Loro Piana e Armani, che se n’erano andati il 31 ottobre. «Per me e per chi ama l’arte è stato un momento molto triste, perché quando si sfrattano le opere d’arte non c’è di che stare allegri – dice Daniele Crippa, direttore del museo e anche lui inquilino sfrattato – tutti i tentativi fatti per rinviare la chiusura e il trasloco delle sculture che fanno parte del polo museale sono stati inutili. Ora, in realtà, ci siamo fermati ma solo perché sono iniziati i lavori per la messa in sicurezza della calata sotto il museo e il cantiere non consente l’arrivo dei camion dei traslocatori». Crippa è deluso: «I compratori di Castello San Giorgio della Fort Partner per Four Sesason? Direi che sono partiti con il piede sbagliato. Voler creare un hotel di lusso sfrattando il Museo di Portofino non mi sembra il modo migliore per essere accolti come salvatori della patria».
Insomma, se la prima conseguenza dell’acquisizione milionaria da parte della Fort Partner per Four Sesason, holding planetaria dell’hotellerie di lusso che ha come azionista di maggioranza Bill Gates, è stata lo sfratto delle opere d’arte il biglietto da visita è preoccupante. «Avevo proposto di lasciare parte delle sculture nel parco che forma il museo, ma tutto è stato inutile. Il loro progetto prevede un abbassamento del terreno, per renderlo fruibile all’uso dell’ascensore che c’è già, creando una nuova fermata», conclude Crippa. L’unica buona notizia per il museo arriva da Genova: il sindaco Marco Bucci si è fatto carico di trovare un’area idonea a ospitare le sculture all’ombra della Lanterna. Molte delle sculture finiranno a Villetta di Negro, dove oggi si trova già il museo orientale Chiossone mentre in futuro una parte di sculture finiranno anche a Chiavari, al parco Rocca, ma solamente tra un paio d’anni, quando saranno finiti i lavori di restyling. Tra le opere da portare via, ci sono le sculture di Beuys, Rotella, Pomodoro, Fontana, Carlo Ramous, Cucchi, Arman, Spagnulo, Atchugarry, Conti, Renato Guttuso, Poirier, Votier, Spoerri, Lucio Fontana, Fortunato Depero.
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