Guerra Israele, Erdogan: “Gli Usa gettano benzina sul fuoco mandando navi da guerra nel mediterraneo”

"Invece di abbassare la tensione, gli Usa gettano benzina sul fuoco mandando navi da guerra nel Mediterraneo”. Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, come riporta Sabah, parlando del conflitto in Israele e Palestina. "Gli Stati sono vincolati a difendere i diritti umani dalle leggi di guerra, purtroppo stiamo assistendo alla graduale erosione di questo impegno fondamentale da parte di Israele", ha aggiunto il leader turco parlando della mancanza di acqua ed elettricità nella Striscia di Gaza.

Guerra Israele, Erdogan: “Gli Usa gettano benzina sul fuoco mandando navi da guerra nel mediterraneo”

Si parla di quasi 1200 morti a Gaza, 1300 invece le vittime israeliane. "Ogni membro di Hamas è un uomo morto", ha affermato il premier israeliano Netanyahu, che oggi ha visto il Segretario Usa Blinken. Il segretario di Stato americano ha promesso sostegno ad Israele, il tutto mentre i suoi militari stanno attaccando la Striscia di Gaza e preparando un’invasione via terra. Ma il sostegno non sarà comunque incondizionato: "Washington sollecita anche la moderazione, nel timore di una guerra regionale. Usa e Qatar intanto congelano 6 miliardi di dollari”. 

Le parole di Hamas e di Amnesty International

A parlare di recente però è stato anche un dirigente di Hamas, riferendosi a quello che sarebbe un attacco pianificato da due anni. Le notizie però continuano a susseguirsi, sarebbe stata infatti spenta l'unica centrale elettrica di Gaza, e alcuni Hezbollah libanesi filoiraniani avrebbero rivendicato il lancio di missili contro Israele affermando di essere stati in grado di infliggere "un gran numero" di perdite all'esercito ebraico. 

A intervenire nella giornata di oggi è stata anche l’Associazione Amnesty International affermando che  Hamas e altri gruppi armati palestinesi: "Hanno flagrantemente violato il diritto internazionale e mostrato un agghiacciante disprezzo per la vita umana commettendo crimini brutali - come uccisioni sommarie di massa, cattura di ostaggi e lancio di attacchi indiscriminati con razzi - in Israele”.