11 Ottobre 2023
Fonte: Ansa
Cancellata l'ospitata prevista alla prima puntata di Che tempo che fa del 32enne egiziano Patrick Zaki. Il programma condotto da Fabio Fazio sul canale Nove, infatti, avrebbe dovuto trasmettere domenica prossima un'intervista in diretta dell'attivista a lungo prigioniero nelle carceri egiziane e solo recentemente liberato grazie a lunghi colloqui diplomatici tra Roma ed il Cairo.
Più volte celebrato come simbolo di resilienza ed idealismo progressista, Zaki sarebbe dovuto essere ospite di uno dei più noti salotti televisivi italiani, quello di Fabio Fazio. La grande attesa, tuttavia, è stata bruscamente abortita nella giornata di oggi, martedì 11 ottobre, dalla notizia che la sua intervista è stata cancellata dall'agenda della serata di lancio sul nuovo canale.
A spiegare i motivi della scelta è lo stesso Fabio Fazio, secondo cui l'intera puntata sta in questi giorni venendo rimodulata alla luce dell'improvviso scoppio del conflitto tra Israele e Palestina. Il presentatore non spiega perchè ciò debba incidere sulla presenza o meno del 32enne, ma non sono in pochi a sospettare che le uscite pubbliche recentemente espresse da quest'ultimo sul conflitto potrebbero avere un peso.
Poche ore prima l'annuncio del presentatore, infatti, Patrick Zaki era intervenuto con vari post e commenti sul tema del conflitto tra Israele, esprimendo una posizione affatto main stream. Il ragazzo, infatti, ha iniziato con un tweet nel quale paragona Netanyahu ad un serial killer per i bombardamenti a tappeto dell'Idf sui civili di Gaza: "Quando un serial killer cerca di convincere la comunità internazionale che rispetta le convenzioni internazionali, per legalizzare l'uccisione di civili. dove possono andare!!!".
https://www.ilgiornaleditalia.it/news/esteri/533405/guerra-israele-patrick-zaki-palestina-hamas.html
Molti i giornali che in seguito a questa critica nei confronti della reazione israeliana all'attacco di Hamas (critica, comunque, che segue le orme della linea ufficiale delle Nazioni Unite sul trattamento che Tel Aviv sta infliggendo ai civili palestinesi) hanno sottolineato l'assenza di commenti da parte di Zaki nei confronti delle immagini del blitz al rave party o ai numerosi video di rapimenti di ragazze israeliane da parte dei miliziani islamici. Da qui, il passo successivo è stato breve.
Nelle ultime ore sono in molti online ad accusare Zaki, un tempo idolo del mondo progressista, di essere pro Hamas. Tanto da costringerlo a spiegarsi con un altro post: "Nel conflitto tra Israele e Palestina nessuno può essere ritenuto filo-Hamas se sostiene la Palestina. Non sono con Hamas ma sembrerebbe che assumere la posizione di difendere i civili palestinesi vi metta in una situazione difficile. La vicinanza ai civili palestinesi è problematica, soprattutto perché tutti i media internazionali sono pro-Israele e non parlano della grave crisi umanitaria che c'è nella Striscia. La mia priorità sarà sempre la vita dei civili, condannerò sempre qualsiasi violenza contro i civili in tutto il mondo, e così facendo sarò sempre dalla parte dei deboli e contro il fascismo e l'occupazione".
Parole molto nette nel definire la propria posizione riguardo a quanto sta avvenendo nel levante. Parole che, sentenzia qualche osservatore online, si sarebbe voluto censurare dalla prima puntata di Che tempo che fa.
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