03 Ottobre 2023
Da tutti erano considerati rampolli della Genova bene, invece di notte si divertivano a fare rapine e a picchiare le vittime che reagivano. Per ora alla coppia di sedicenni denunciata dalla polizia (entrambi per lesioni e uno soltanto anche per tentata rapina) viene contestato un episodio, ma sono in corso indagini per capire se i due adolescenti residenti a Castelletto, quartiere “in” della Lanterna, studenti modello e figli di stimati professionisti, sono i protagonisti di una serie di colpi messi a segno nelle ultime settimane.
Gli studenti-rapinatori sono stati fermati dalle volanti nei giardini di Albaro, zona nella parte di levante della città, intorno all’una della scorsa notte. A chiedere aiuto era un ventenne che al 112 aveva detto di essere stato aggredito da due giovanissimi che si trovavano ancora lì. Ed effettivamente gli agenti li hanno trovati nei paraggi, mescolati ad altri per non farsi riconoscere. L’aggressione è avvenuta in due tempi, quasi fosse un piano studiato e messo in atto altre volte. Il primo approccio con la scusa di una sigaretta. Il ventenne era seduto su una panchina nei pressi dell’area giochi con un’amica quando è stato avvicinato dalla coppia. La sua risposta è stata no, ma i due adolescenti hanno insistito ribadendo la richiesta. Ennesimo rifiuto e uno dei due bulli a quel punto ha strappato la collana d’oro che il ragazzo aveva al collo. Ma non è riuscito a portarla via,
Sembrava finita lì, tanto che il ventenne e la sua amica si erano mescolati a un altro gruppetto di persone per mettersi al sicuro dall’eventuale ritorno della coppia di baby rapinatori. Ma non è servito a niente, perché i bulli si sono ripresentati. E volevano soltanto picchiare. Lo hanno fatto con tutta la rabbia che avevano per il colpo fallito: calci e pugni contro il giovane che prima non gli aveva dato la sigaretta e dopo aveva impedito che si prendessero la collana. Un pestaggio che è costato diverse contusioni al ventenne. Ma lui ha trovato lo stesso la forza di chiedere aiuto alle forze dell’ordine, anche perché aveva paura che quei due potessero prendere di mira la sua amica. Due le volanti arrivate nei giardini di Albaro: la prima si è messa a cercare i responsabili, l’altra ha raccolto la testimonianza della vittima. E proprio grazie alla sua descrizione che i sedicenni sono stati acciuffati. Erano ai margini dell’area giochi insieme a un gruppetto di coetanei, quasi volessero godersi la scena di quanto stava accadendo. Sono stati riconosciuti sia dal ventenne sia da altre persone. Da una verifica nella banca dati non sono risultati precedenti, anzi entrambi frequentano regolarmente la scuola e provengono da famiglie della Genova bene. I genitori sono andati a prenderli in questura quasi all’alba: stavano dormendo ed erano all’oscuro di quello che avevano combinato i figli.
La zona dove è stata tentata la rapina da alcuni mesi è al centro di diverse segnalazioni e denunce. E per questo sono stati intensificati i controlli. Sono soprattutto i residenti a protestare con le forze dell’ordine per gli schiamazzi che arrivano dai giardini anche nel cuore della notte. Qualche ragazzino è stato derubato di portafogli e cellulare, ma non si era mai arrivati a un pestaggio come quello che ha subito il ventenne.
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