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Adamo Guerra ed il finto suicidio, l'ex moglie Raffaela Borghi sapeva della fuga in Grecia già dal 2016

L'ex moglie di Adamo Guerra, Raffaela Borghi, avrebbe saputo almeno dal 2016 dove l'uomo si trovasse. Eppure a "Chi l'ha visto?" ha raccontato di averlo scoperto nel 2022

25 Settembre 2023

Adamo Guerra ed il finto suicidio, l'ex moglie Raffaela Borghi sapeva della fuga in Grecia già dal 2016

Si infittisce il mistero attorno alla vicenda di Adamo Guerra, il rappresentante di Lugo di Romagna, in provincia di Ravenna, ritenuto per anni essersi suicidato e, in questi giorni, ritrovato dalla trasmissione "Chi l'ha visto?" in Grecia, dove sarebbe fuggito per ricostruirsi una vita a causa, pare, di debiti con non meglio specificati "strozzini" (anche se le ragioni del gesto presentano ancora molte zone d'ombra). Nelle ultime ore sono rimbalzate su tutte le televisioni ed i vari social le immagini della ex moglie di Guerra, la signora Raffaela Borghi, in lacrime alla conferma, in diretta sulla trasmissione di Rai 3 condotta da Federica Sciarelli, che l'uomo sia ancora vivo. Eppure, si scopre, Borghi questo lo saprebbe già dal 2016, così come saprebbe che il buen retiro del padre delle sue figlie fosse a Creta.

Il finto suicidio di Adamo Guerra: l'ex moglie avrebbe saputo la verità almeno dal 2016, eppure non ha parlato

Secondo le ricostruzioni, Raffaella Borghi saprebbe della fuga in Grecia dell'ex marito almeno dal 2016. A testimoniarlo, una notifica di ritrovamento con lei (e con i genitori di lui) condivisa dagli inquirenti sette anni fa. La donna, poi, aveva denunciato Guerra nell'estate di quell'anno, pare, per il mancato sostegno economico a lei ed alle due figlie (una delle quali si accingeva ad andare all'Università).

La denuncia in questione avrebbe seguito la notifica di cui sopra: l'uomo aveva fatto perdere le sue tracce nel 2013, senza adempiere ai propri obblighi familiari nei confronti di moglie e figlie, una volta individuato (e confermato che fosse vivo) la moglie l'ha dunque denunciato per questo. Eppure.

Eppure in questi giorni, in cui grazie a "Chi l'ha visto?" il caso ha sfondato gli argini dell'aneddoto locale entrando prepotentemente nel campo ben più vasto (e meno incline al non detto a motivo di buona vicinanza) nazionale, la donna ha affermato di fronte alle telecamere Rai che la scoperta della sopravvivenza e del dove si trovasse Guerra risalga soltanto al febbraio del 2022, quando l'uomo avrebbe fatto formale richiesta all'Anagrafe degli Italiani Residenti all'Estero (Aire) per essere iscritto alle sue liste.

Un'iniziativa che ha dato il via al naturale teatro burocratico di carte e documenti, di nomi e date ed indirizzi stampati decine e decine di volte, frastuono freddo degli apparati che, nella maniera forse più disumana immaginabile, testimoniano tuttavia l'essere di un'esistenza, dietro ai codici identificativi accatastati in qualche ufficio. Una volta che la macchina viene messa in moto, diventa impossibile negare la consapevolezza che Guerra viva, ma resta la domanda sul perchè fingere di non averla avuta, tale consapevolezza, per i precedenti 7 anni.

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