Aspetta il decimo figlio: niente cella per la borseggiatrice seriale ma ha il divieto di ingresso nella metro di Milano

Una situazione davvero sconcertante. Deve scontare nove anni di carcere per furto ed è stata rintracciata dalla polizia, ma a soli 32 anni è incinta del decimo figlio e quindi non può essere portata in cella. Alla borseggiatrice seriale è già stato vietato, alcuni mesi fa, di entrare nella metropolitana di Milano, terreno di caccia di chi punta a borsette e portafogli. Pure questa volta il fermo da parte delle forze dell'ordine della giovane donna bosniaca non avrà seguito. E' stata trovata in un hotel di Monza, ma era da tempo ricercata perché appunto pendeva su di lei un ordine di esecuzione penale emesso dalla Procura di Imperia. Deve scontare una condanna a nove anni di reclusione per reati contro il patrimonio e la persona (furti e scippi). È incinta e madre di nove figli, alloggiava nell'albergo insieme al proprio compagno. Nella notte del 3 agosto la Questura di Monza ha ricevuto una segnalazione relativa alla presenza della persona ricercata. Intorno alle 3.45 una volante è intervenuta nell'albergo per verificare. Diverse inoltre le città italiane presso le quali non è permesso alla giovane accedere in specifiche aree come ad esempio le stazioni in quanto più volte sorpresa a voler rubare beni ai presenti. Numerose quindi le condanne ricevute negli anni compresi tra il 2004 e il 2023. Condanne che hanno portato ad un provvedimento giudiziario di 7 anni, 11 mesi e 9 giorni di reclusione. Il tutto ancora da scontare. E poi ancora al pagamento di una multa pari a 4.060 euro. Anche in quest’ultimo caso procedere all’arresto della giovane, già madre di 9 figli e in attesa del decimo, non è stato possibile. Il motivo? Uno stato di incompatibilità tra quello che è il regime carcerario e lo stato in cui si trova la donna.