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Chiavari, cadavere con testa e mani mozzate in mare, è di Mahmoud Sayed, 19enne egiziano: ipotesi: “decapitato da elica o ucciso”

Dopo il recupero delle mani, i carabinieri hanno proceduto all’identificazioni tramite impronti digitali. È emerso che la vittima è un 19enne nordafricano, precisamente egiziano, Mahmoud Sayed Mohamed Abdalia

25 Luglio 2023

Chiavari, cadavere con testa e mani mozzate in mare, è di Mahmoud Sayed, 19enne egiziano: ipotesi: “decapitato da elica o ucciso”

foto @facebook

Un vero e proprio giallo sulla Riviera ligure di Levante tra Santa Margherita Ligure e Chiavari, dove ieri sera è stato ripescato dal mare un cadavere con testa e mani mozzate.

A recuperare il corpo è stata la Guardia Costiera di Santa Margherita, dopo l’allarme di alcuni diportisti che lo avevano notato in acqua dalla rada.

Il ritrovamento della prima mano a Chiavari

Sul posto sono giunti anche i carabinieri e il medico legale. Gli allarmi sono iniziati già ieri pomeriggio, quando in spiaggia a Chiavari è stata ritrovata una mano, successivamente, in mattinata, è stata ritrovata la seconda mano e il corpo decapitato con addosso solo la biancheria intima.

Dopo il recupero delle mani, i carabinieri hanno proceduto all’identificazioni tramite impronti digitali. È emerso che la vittima è un 19enne nordafricano, precisamente egiziano, Mahmoud Sayed Mohamed Abdalia.

Il giovane, arrivato in Italia da minorenne, è stato fino allo scorso anno ospite di una struttura adibita all’accoglienza di minori stranieri non accompagnati.

Le ipotesi dall'incidente all'omicdio

Non è ancora chiaro cosa sia accaduto, da quanto tempo sia morto e come abbia fatto il corpo a ridursi in quelle condizioni. Gli investigatori al momento non escludono alcuna pista, dall’incidente all’omicidio.

Al momento le ipotesi più accreditate sono due: secondo la prima, il 19enne potrebbe essersi aggrappato a un grosso scafo e l’elica potrebbe avergli accidentalmente tranciato testa e mani.

La seconda ipotesi, non meno probabile, è che il giovane possa essere stato ucciso per cause magari legate alla criminalità e in seguito ridotto in quelle condizioni e gettato in mare per non rendere il cadavere riconoscibile.

L’indagine è attualmente in corso e la Procura ha disposto l’autopsia sui resti rinvenuti in mare, per avere maggiori dettagli anche sull’orario della morte e per capire se questa sia sopraggiunta in seguito alla mutilazione o se il corpo sia stato mozzato di mani e testa dopo il decesso. Tutti particolari che potrebbero delineare un quadro più chiaro della vicenda. Sul caso indagano i carabinieri.

 

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