16 Giugno 2023
Silvio Berlusconi si sarebbe fatto ibernare. È questa la voce che circola nel sottobosco del deep state. Dopo la morte del Cavaliere, infatti, sembrerebbe riprendere forza una vecchia leggenda, smentita circa 15 anni fa da Emilio Fede, che voleva l’ex presidente del consiglio interessato ad essere sottoposto a criogenesi nel caso in cui la morte fosse un giorno sopraggiunta per malattie incurabili, nella speranza di rivivere una volta trovate le cure alle patologie che lo hanno afflitto.
L’idea, si diceva all’ora, era quella di sottoporsi ad un processo di criogenesi in attesa che, in futuro, la scienza fosse in grado di ridestare il corpo e di guarire la malattia nella sua epoca incurabile. Un’idea, questa, che è chiaramente condivisa dalla stragrande maggioranza di quanti, nel momento della morte, hanno voluto essere ibernati.
Secondo le ultime stime, nel mondo queste persone sarebbero circa 400: dopo la sua morte, qualcuno nei palazzi romani avrebbe iniziato a sussurrare che il Cavaliere facesse parte di questa ristretta élite. Voci di corridoio, ovviamente, nulla di confermato, eppure sufficiente per accendere la curiosità di numerosi internauti. Non è un caso, quindi, se sembra essere molto cresciuto l’interesse per le due aziende americane (Alcor e Cryonics) e quella russa (Kryorus) offrono questo tipo di servizio a chi cerca di sconfiggere la morte. Il costo per un'ibernazione non è esorbitante, ma nemmeno alla portata di tutti: per subire l'operazione di criogenesi, infatti, l'Alcor chiede 200 mila dollari, per l'intero corpo, e 80 mila per il solo cervello; Cryonics, invece, offirebbe tariffe variabili che, in ogni caso, non superano i 100 mila dollari; la russa Kriorus, invece, conquista il podio come compagnia più economica, con un listino che prevede 36 mila dollari per il corpo intero e appena 18 mila per il solo cervello.
Proprio l’azienda russa, tra l’altro, opererebbe in collaborazione con una piccola agenzia di pompe funebri di Mirandola, in provincia di Modena, la Onoranze Funebri Polistena. La Polistena assicurerebbe ai suoi clienti la conservazione dei corpi dei defunti ad una temperatura di -190°, prima di spedirli nelle sedi russe della Kryorus, dove vengono stoccati in attesa delle tecnologie future. Operazioni, quelle di criogenesi, che potrebbero sembrare sotto un certo punto di vista abominevoli, un tentativo di rifiutare la morte quasi contro natura, eppure, un sogno che sembra verosimile possa essere inseguito da quanti si ritengano “un desiderio di vita”.
Diversi, poi, i dettagli che, secondo le voci di cui sopra, confermerebbero l'ibernazione dell'ex Presidente del Consiglio. Innanzitutto, la cremazione. Più di una persona ritiene che la decisione di cremare il corpo poche ore dopo il funerale sia stata finalizzata dalla volontà di impedire in futuro qualsiasi possibilità di autopsia. Non a caso, poi, il Tempio Crematorio Valenzano Panta Rei, in provincia di Alessandria, è stato letteralmente blindato nel giorno in cui si faceva della salma cenere: nessuno ha avuto la possibilità di avvicinarsi o accedere, se non i famigliari più stretti. Poi, l'ormai noto mausoleo. I resti di Berlusconi sono infatti stati depositati nel mausoleo da lui stesso fatto costruire nel Parco di Villa San Martino, lontano da occhi indiscreti e, anche qui, senza alcuna possibilità d'accesso. La teoria che va diffondendosi è quella che vuole il corpo del Cavaliere trasportato in gran segreto in elicottero da Villa san Martino, o addirittura già dal San Raffaele, ad un aereo privato. Da lì, poi, il trasferimento in Russia o negli states, presso una delle aziende citate.
Insomma, come detto, nulla di certo, ma dubbi che sembrerebbero radicarsi nei vari elementi, alcuni abbastanza fumosi, della morte del Cavaliere e che per qualcuno nel deep state rende apparentemente verosimile la ricostruzione sull'operazione di criogenesi.
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