03 Giugno 2023
Fonte: Facebook @Il Messaggero
Morto all'età di 72 anni Philippe Pozzo di Borgo, imprenditore parigino paralizzato sulla sedia a rotelle e dai più conosciuto per aver ispirato il film "Quasi amici" con François Cluzet (che lo interpretava) e Omar Sy. Un film acclamato dalla critica e campione di incassi che oltre a diventare uno dei più grandi successi del cinema drammatico francese, portò al grande pubblico la storia di Pozzo di Borgo, conosciuto in Francia e da quel momento anche fuori dai propri confini.
Si è spento a Marrakech, in Marocco, Pozzo di Borgo. Era nato il 14 febbraio 1951 a Tunisi. Dopo aver completato gli studi, ha iniziato a lavorare nell'industria dello champagne. In seguito è diventando direttore del Pommery e poi di un hotel nel centro di Parigi ereditato dalla sua famiglia e utilizzato come sala per eventi.
L'uomo era diventato tetraplegico dal 1993 dopo un incidente col parapendio. La sua storia è stata raccontata nell'autobiografia "Le Second Souffle". La resilienza di Pozzo di Borgo colpì i registi Éric Toledano e Olivier Nakache nonostante negli anni l'imprenditore avesse provato a togliersi la vita avvolgendosi un tubo di ossigeno intorno al collo. I due, lavorarono sul rapporto che si era instaurato tra il disabile ed il suo badante algerino Abdel Yasmin Sellou.
Si è sposato due volte: dalla prima moglie Beatrice Roche, che morì nel 1996 per una rara forma tumorale, ebbe due figlie, Laetitia e Robert. Dalla seconda moglie Khadija Pozzo di Borgo nacquero Sabah e Wijdane.
I registi del film "Quasi amici" hanno commentato su Twitter la scomparsa del 72enne: "Abbiamo appena appreso con grande tristezza della morte del nostro amico Philippe Pozzo di Borgo. Accettando di far adattare la sua storia a 'Intouchables' (questo il titolo francese del film), ha cambiato le nostre vite e quelle di molte persone vulnerabili e fragili".
Per il badante Abdel, che aveva smesso di lavorare per Philippe nel 2005, quest'ultimo era "come un padre". "Tutti e due abbiamo capovolto il destino che sembrava già scritto per noi. Lui è ben più che un amico per me, perché è anche un padre, un maestro, il mio angelo".
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia