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Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Il Sindaco Manfredi allerta: troppo turismo fa male alla città

Anche certi furbetti dell’aggiusto selvaggio sono la piaga del quartiere. Categoria che si è sostiuita a quella degli scippatori. Adesso si scippa piu’ a Milano che a Napoli. Grazie Prefetto Palomba

30 Maggio 2023

Quello tiene a cazzimma  di mestiere. 
Lo sanno tutti, ma chi non lo sa finisce sulla “griglia” dello sciacallaggio.  Piatto ricco mi ci ficco. Zona Chiaia -Montedidio è tutto un BnB. I manuntetori improvvisati sguazzano nell’attività  last minute.
 Lo chiameremo Gianni, nome di fantasia, fa l’idraulico ma all’occorrenza  anche l’elettricista. Abita zona Pallonetto, si muove rapido con il suo scooter. Viene a casa e ti aggiusta tutto. Allora direte voi il suo numero è da tenerselo stretto. Mia nonna lo chiama  per cambiare una tavoletta del gabinetto. 
Viene, prende le misure, chiama i suoi fornitori. Ne porta una, la fissa. Prezzo, 90 euro piu’ 40 di messa in opera.Pagamento al nero, senza rilasciare ne’ fattura, né garanzia. 
Mia nonna paga senza batter ciglio. Si scassa anche la seconda, lo chiama, solitamente è la caccia all’idraulico. Nel suo caso è la caccia al cliente, la pollastrella. Sostituisce anche la seconda, ma lascia le cerniere allentate, alla prima seduta le viti saltano, lui arriva e le sostituisce. Che bravo, direte voi. Macché, la sua strategia: faccio finta di aggiustare, si scassa, io ritorno e i soldi mi piovono in tasca.
La cazzimma, come la definisce lo scrittore Erri De Luca, è  quella furbizia che ti consente di scavalcare gli altri.  E' lo scaltro, sicuro di sé, pronto a prenderti per il c…lo. Mentre te lo fa comodamente “accomodare” in toilette.
 Alla quinta tavoletta sostituita maldestramente mia madre gli manda un messaggio: ho una sorpresa per lei. E a casa si materializza la guardia di finanza. Gianni, l’impunito, non si scompone, mette mano agli arnesi del mestiere e ripara. Si scassa ancora. Il cortese funzionario della Guardia di Finanza gli chiede intanto di portare le cinque ricevute fiscali delle tavolette. Una volta appurato il costo della tavoletta standard di poco piu’ di 20 euro. Ma lui ne chiedeva 90. 
Gianni si dà alla macchia, ma non sa che il suo nome è in lista. Se lo tengono stretto.
A Napoli si scippa meno, ma la mentalità di fregarti  è endemica. “E’ un dovere quello di tutelare i cittadini. Ci saranno piu’ controlli”.  Nella prima rete a maglia stretta dei controllori ci e’ finito Gianni, il reuccio (delle tavolette) del gabinetto.

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