17 Maggio 2023
Centro salute mentale Secondigliano - fonte @googlemaps
È stata minacciata con una pistola da un paziente psichiatrico. I fatti sono avvenuti a Secondigliano, Napoli, all’interno del centro di salute mentale del posto dove la dottoressa Daniela Sorrentino in quel momento era in servizio.
L’uomo è entrato nella struttura armato di pistola con l’intento di uccidere il medico. In quel momento in studio c’erano una dottoressa e un’infermiera che sono riuscite a scappare al piano di sopra chiedendo aiuto.
Immediatamente è scattato l’allarme e sul posto sono arrivati gli agenti della Polizia di Stato che hanno immobilizzato e disarmato l’uomo, permettendo il ricovero dell’uomo che da tempo, soffre di scompensi psicotici.
La pistola si è rivelata essere a salve solo in seguito, ma durante il momento d’ira, l’uomo avrebbe esploso un colpo ravvicinato alla gamba di un altro infermiere che per fortuna non è rimasto ferito.
L’uomo già il giorno prima, aveva manifestato la volontà di uccidere la dottoressa. Lo stesso si era infatti recato nel centro di salute mentale, ma non trovando il medico che in quel momento non era in servizio, ha dato in escandescenze nei corridoi, urlando “la devo uccidere”.
L’uomo era da tempo un paziente in cura proprio con la dottoressa. È stata proprio lei a continuare ad assisterlo in ambulanza durante il trasporto per il ricovero all’ospedale del Mare, nonostante le continue molestie e minacce che l’uomo continuava a proferire al suo indirizzo.
“La nostra dottoressa ancora sotto shock ma con un grande spirito di servizio ha accompagnato il paziente in ambulanza fino all'Ospedale del mare. Un comportamento encomiabile che ancora una volta la dice lunga sulla professionalità e sulla qualità umana del nostro personale” ha detto il direttore generale della Asl Napoli 1 Centro Ciro Verdoliva, che ha anche ringraziato le forze dell’ordine per il tempestivo intervento.
L’aggressore è adesso ricoverato nel reparto di psichiatria per ulteriori approfondimenti psicodiagnostici.
Questa ennesima storia di violenza arriva a poco tempo di distanza dalla tragedia avvenuta a Pisa, dove una psichiatra, Barbara Capovani, è stata uccisa a sprangate all’esterno del reparto in cui prestava servizio.
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