09 Maggio 2023
Con un bilancio provvisorio di un morto e 200 feriti, la festa scudetto a Napoli, da azzurra si tinge di rosso sangue.
Perché l’esplosione di gioia per la conquista del terzo tricolore a seguito del pareggio per 1-1 ottenuto ieri nel match contro l’Udinese è degenerata.
La città partenopea è esplosa di gioia, ma quello che è successo nella lunga notte dei festeggiamenti ha i contorni dell’assurdo con un momento di gioia collettiva che si è tramutato in tragedia.
Alla fine, purtroppo, ci è scappato anche il morto. La persona deceduta poche ore fa è Vincenzo Cantone, 26 anni, portato d’urgenza all'ospedale Cardarelli di Napoli poi morto per le conseguenze di alcune ferite da arma da fuoco. L'uomo è ritenuto vicino al clan dei D'Amico. La cosca è in lotta per il controllo del territorio contro i De Micco e da anni si contendono il territorio.
Come riportano le agenzie, Cantone era il figlio della sorella di Anna Scarallo, moglie del boss Antonio D'Amico. Secondo una prima ricostruzione, gli spari avrebbero raggiunto il giovane vicino piazza Carlo III. Non si può quindi escludere che possa essersi trattato di un regolamento di conti e non di un proiettile vagante.
Ma al peggio non c’è mai fine e, dopo la notizia del decesso, i parenti del 26enne hanno sfogato la propria rabbia danneggiando il pronto soccorso del Cardarelli.
Il bilancio dei feriti è simile a quello di una notte di guerriglia: sono 203 le persone arrivate nei pronto soccorso degli ospedali di Napoli gestiti dall'Asl Napoli 1 durante la notte dei festeggiamenti per lo scudetto. Di questi 38 sono codici bianchi, 65 Verdi, 75 gialli e 22 rossi.
Le cause sono le più diverse: dall’abuso di alcol alle ferite alla mano per lo scoppio di petardi, dalle fratture e lussazioni fino ai colpi dei proiettili. E poi ancora cadute, traumi cranici, attacchi di panico, crisi asmatiche. Per di più, tra gli accessi in codice verde ci sono anche 3 poliziotti che sono stati aggrediti in una notte senza regole.
Al netto di questa folle notte di festeggiamenti, resta, ovviamente, il successo sul campo da celebrare. Una vittoria attesa, ma comunque speciale. Oltre agli avversari e agli addetti ai lavori che fanno parte del mondo del calcio, sono tantissime le reazioni alla vittoria del Napoli e le più diverse.
Il divulgatore scientifico Alberto Angela ha detto: “La storia di Napoli è un tessuto prezioso la cui trama è composta da diversi fili: passione, difficoltà e Gioia infinita... sono valori veri che ti fanno amare la vita. Complimenti per uno scudetto che questa meravigliosa città merita”.
Anche il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si è unita al coro dei complimenti alla formazione partenopea con questo tweet: “33 anni dopo l'ultimo scudetto il Napoli torna campione d'Italia. Complimenti a tutta la squadra, all'allenatore Spalletti e all'intera Società per tutto l’impegno e per questo risultato meritato”.
Perché questo scudetto sarà ricordato soprattutto per quello è successo sul campo da gioco, anche se non si può dimenticare tutto quello che è accaduto subito dopo.
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