30 Aprile 2023
Fonte: https://www.facebook.com/photo/?fbid=612259494268492&set=pcb.612259607601814
La Xylella fastidiosa ha contagiato oltre 21 milioni di ulivi in Puglia, lasciando dietro di un paesaggio spettrale con quasi 8mila chilometri quadrati di territorio infettato (il 40% della regione). Inoltre continua a destare molta preoccupazione l'avanzamento del batterio sul territorio. La Xylella, infatti, è avanzata di 20 chilometri all'anno nell'ultimo decennio, divorando albero dopo albero di ulivo. Sono questi i risultati del monitoraggio della Coldiretti sull'epidemia del batterio killer diffusi in occasione della giornata in difesa degli ulivi al Villaggio contadino di Bari, a dieci anni dall'arrivo della Xylella in Italia.
Si tratta di un danno enorme per gli agricoltori della Regione Puglia, rivela la Coldiretti, i quali sono senza reddito dal 2013, da dieci anni. In questo lasso di tempo, milioni di ulivi secchi e frantoi sono stati svenduti in Grecia, Tunisia e Marocco. Inoltre sono stati persi 5mila posti di lavoro nelle filiera dell'olio extravergine di oliva e un trend che rischia di diventare ora irreversibile se non si interviene con strumenti adeguati. Come già accennato, infatti, il batterio killer continua ad avanzare all'apparenza in modo irrefrenabile, di 20 chilometri ogni anno, mangiando sempre più territorio verde.
Solo nel Salento, prima dell'arrivo del batterio, erano presenti ben 60 milioni di ulivi dal Gargano al Capo di Leuca. Milioni di piante andate perse che pesano ora sulla produzione nazionale di olio extravergine di oliva. In Puglia, cuore dell'olivicoltura della nostra Penisola, si arriva infatti quest'anno a un taglio del 40% delle produzioni a causa della Xylella, insieme ai cambiamenti climatici e alla siccità. Ma è il batterio la cosa che fa più paura. Solo nella provincia di Lecce sono state perse 3 olive su 4, con il crollo del 75% della produzione di oliva.
Il batterio killer e i cambiamenti climatici, lancia l'allarme la Coldiretti, "hanno bruciato quest'anno un potenziale pari al 30% della produzione nazionale di olio, crollata a circa 208 milioni di chili nella stagione 2022/2023 contro i 329 milioni di chili della stagione precedente. E se l'espansione della zona infetta non verrà arrestata, l'impatto economico per l'Italia potrebbe crescere fino a 5,2 miliardi di euro".
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