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Omicidio Willy Monteiro, il pg chiede conferma dell'ergastolo per i fratelli Bianchi: "Fu una morte assurda"

La procura generale di Roma oggi ha chiesto di confermare in Appello le condanne all’ergastolo per i fratelli Bianchi

27 Aprile 2023

Colleferro, aggredito 17enne: "Una vendetta, nodo alla gola come Willy"

Willy Monteiro Duarte (fonte foto LaPresse)

Nuovo capitolo nel caso dell'omicidio del 21enne Willy Monteiro Duarte ad opera dei fratelli Bianchi. Oggi la procura generale di Roma ha chiesto di confermare in Appello le condanne all’ergastolo per i fratelli Bianchi. I due assassini protagonisti del pestaggio ai danni del ragazzo avvenuto a Colleferro la sera del 6 settembre 2020.

il pg chiede la conferma dell'ergastolo ai fratelli Bianchi: "Fu una mossa assurda"

La richiesta è stata avanzata dal sostituto procuratore generale di Roma Bruno Giangiacomo e dal sostituto procuratore di Velletri Francesco Brando. "La morte di Willy è un evento indecente è assurda nei motivi e nelle modalità che l'hanno determinata", hanno dichiarato i due sostituti. Abbiamo assistito ad "un’azione che, nel caso di specie, ha avuto una durata apprezzabile, quantificabile in circa 50 secondi, e, in questo lasso temporale, tutti gli imputati non solo non hanno mai desistito ma, anzi, hanno intensificato la condotta: lo hanno fatto agendo in quattro contro uno, proseguendo per tutto questo tempo a martoriare Willy, infierendo su un corpo che, sin dai primi secondi, già appariva totalmente remissivo".

La sentenza dello scorso 4 luglio potrebbe essere confermata dunque dopo le richieste avanzate dai due procuratori.

"Tutti e quattro gli imputati avevano la percezione del concreto rischio che attraverso la loro azione Willy potesse perdere la vita, e nondimeno hanno continuato a picchiarlo”, è stato riportato nelle motivazioni della sentenza di primo grado dello scorso 4 luglio. “L'irruzione dei fratelli Bianchi sulla scena di una disputa sino ad allora solo verbale, e comunque in fase di spontanea risoluzione, fungeva da detonatore di una cieca furia”.

La prossima udienza è stata fissata per l'11 maggio ma le premesse lasciano attendere una "conferma della sentenza", come aveva dichiarato, dopo il rinvio, l'avvocato Massimo Ferrandino, legale di parte civile per il Comune di Artena. 

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